“Il centrodestra di oggi combina solo disastri. Ecco, adesso a Latina dovrebbero rivalutare anche la figura di Vincenzo Zaccheo”. Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e candidato sindaco di Roma, ha tempo e voglia di dedicarsi anche al caso Latina. Domani arriverà per il battesimo della candidatura a sindaco di Anglo Tripodi, ma intanto lancia strali contro gli alleati di un tempo. “Che stiano combinando disastri è innegabile – dice al telefono -. Li hanno fatti a Roma e li stanno replicando, se possibile anche peggiori, a Latina”.
FORZA ITALIA E L’AUTODISTRUZIONE La regia è sempre la stessa, che giudizio dà a Claudio Fazzone? “Ma Fazzone non conta adesso, sta decidendo tutto Berlusconi. La verità è che Forza Italia non sa più cosa fare, stanno correndo verso l’autodistruzione, non hanno strategie, non sono più un partito”. Beh, è un problema che hanno in tanti. “E’ vero, è vero. Per questo noi a Latina abbiamo scelto un progetto civico, perché il rinnovamento non si fa a chiacchiere. Bisogna avere il coraggio di fare un cambiamento reale, senza avventurarsi con le vecchie logiche. Abbiamo scelto Angelo Tripodi perché pensiamo che in questa larga coalizione civica ci siano le risorse su cui poter puntare, e farebbe bene il popolo a premiare questo sforzo di cambiamento”. Scusi, eh, ma non è che Tripodi sia proprio una novità. C’era anche lui nella giunta di centrodestra colata a picco con Di Giorgi. “Sì ma lui ne è uscito indenne, intatto. Vogliamo parlare degli altri assessori? Di tutti quelli che hanno indagato? Ecco, secondo me che ne è uscito pulito ha diritto a rimanere”. Non teme l’antipolitica dei grillini? In una città di medie dimensioni come Latina potrebbe funzionare. “Guardi, a Latina proprio no. Sono stati capaci di eleggere in Parlamento madre e figlio, vi pare normale? Se fosse accaduto dentro un partito chissà cosa avreste scritto”.
LA DESTRA E L’APPEAL PERDUTO Torniamo alla Destra allora. L’appeal con Latina sembra finito. “Non è vero e lo vedrete, non sapete quanta gente mi ha chiamato per sfogarsi dopo aver visto i giochi di prestigio dei partiti del centrodestra, la politica spregiudicata sulla pelle di una città gloriosa per la nostra storia”. Che idea s’è fatto di Giovanni Di Giorgi? “Un’altra domanda, per favore”. Allora parliamo di Zaccheo, aveva ragione lui? “Il suo lavoro va apperzzato, la sua figura rivalutata. Non ha avuto incidenti, ha mantenuto la rotta nonostante tutto”. Lo inviterà a far parte del progetto Tripodi? “Mi farebbe piacere, certo. Ma indipendentemente dalla sue scelte resterà intatta la stima per l’uomo e per il politico”. C’è qualcun altro che porterebbe dentro? “Io sì, certo, ma è meglio che lo chieda al Procuratore…”