Specializzati in furti ai danni di esercizi commerciali: incastrati ieri per un furto di energia elettrica. Ma non troppo, visto che oggi a seguito di direttissima sono stati rimessi in libertà. A finire in manette erano stati due romeni, appartenenti ad una gang composta da cinque persone della stessa nazionalità che da novembre 2017 a gennaio 2018 avrebbero messo a segno una serie di colpi ai danni di attività dotate di slot machine, e una donna, madre di uno dei due. Ma questa è solo una parte dell’operazione condotta dalla Polizia di Stato, denominata Notte Sicura. A completare il quadro inquietante di diffuse illegalità commesse da una piccola componente della comunità romena esistente a Latina è la scoperta di un’autofficina alle porte della città totalmente abusiva all’interno della quale venivano stoccati e smaltiti i rifiuti in modo del tutto fuori legge.
L’operazione è stata condotta dal personale della Squadra Mobile, delle Volanti e della Polizia Stradale. Le indagini che hanno portato all’individuazione della banda sono state coordinate dal sostituto procuratore Marco Giancristofaro che ieri ha firmato decreti di perquisizione degli ambienti riconducibili ai sospettati che hanno segnato la svolta.
Gli accertamenti a carico dei cinque indagati per furto hanno avuto inizio a seguito dei servizi finalizzati al contrasto dei reati contro il patrimonio, ed in particolare contro i furti in danno di esercizi commerciali con la caratteristica comune di avere all’interno dei locali macchinette da gioco. L’attenzione della Polizia si è concentrata su due auto, una Bmw e una Fiat Punto Nera, notate spesso attorno centri di scommessa, bar e ricevitoria. E’ a questo punto che vengono autorizzati dispositivi satellitari per monitorare gli spostamenti dei due veicoli sospetti. Il 13 novembre 2017 uno degli attuali indagati, arrestato ieri sera per furto di energia elettrica, viene notato con la Punto Nera a un tabacchi di via Isonzo che dopo due giorni subirà un furto. Il 16 novembre 2017 la stessa vettura, con due componenti della gang, si trova presso il bar Arena di corso Matteotti, subito dopo teatro di un altro furto. Il 19 dicembre 2017, presso una sala slot di viale Nervi, viene manomesso il sistema antifurto con del silicone. Se ne accorgono gli uomini delle Volanti che per tutta la notte seguono i sospettati. Il furto questa volta non viene perpetrato. Nella notte tra il 31 dicembre 2017 e il primo gennaio 2018 è colpo grosso ai danni di un esercizio di via Giulio Cesare. Ottantamila euro il bottino. Il 4 gennaio 2018 il gestore di un negozio di gastronomia di Tor Tre Ponti, già colpito da un furto due giorni prima, segnala alla Polizia la presenza di due romeni all’interno del negozio, uno interessato al gioco con le slot e l’altro visto a video-riprendere l’ambiente interno dell’esercizio. Il negozio sarà di nuovo “visitato” dai ladri. Ce ne è abbastanza per il sostituto Giancristofaro per autorizzare le perquisizioni effettuate ieri, tre in tutto, due delle quali dall’esito inquietante.
In un appartamento di via Oberdan, dove vivono tre dei cinque indagati per la serie di furti, viene trovato un bypass elettrico che consente l’utilizzo della corrente elettrica senza contatore attingendo direttamente dalla rete Enel. In casa ci sono solo due degli indagati e la madre di uno di loro che vengono arrestati per furto in flagranza di reato e rimessi in libertà questa mattina. L’Enel ha quantificato il danno in 3.000 euro.
In un’autofficina di via Casaselva, traversa senza uscita della Pontina, all’ingresso sud di Latina, vengono trovati quintali di rifiuti, in prevalenza derivanti da scarti di edilizia, pneumatici e componenti elettriche di automobili, un tombino utilizzato per smaltire liquidi e oli usati, presenza di rifiuti plastici dati alle fiamme, 30 motori, 30 cambi, una montagna di componenti di automobili e un parco auto di una quarantina di veicoli con targhe straniere dei paesi dell’Est Europa. Perché la Polizia si è portata in questo luogo? Perché è qui che la Fiat Punto Nera segnalata nei luoghi dei furti in danno ai commercianti veniva posteggiata abitualmente. La Polizia Stradale, che ha posto tutto sotto sequestro, sta ora verificando se trattasi di mezzi di provenienza furtiva. Il responsabile del sito, un’area di 5.000 metri quadrati – sulla cui proprietà sono in corso ulteriori accertamenti – pare già sotto sequestro, è risultato un altro romeno di 33 anni che al momento è stato denunciato a piede libero per gestione illecita di rifiuti per per esercizio abusivo di diverse attività, di meccanica, elettrauto, carrozzeria e gommista. Allo stesso è stata elevata una sanzione di 20mila euro.
Nel corso delle perquisizioni sono state trovate un sacchetto di monete, ritenute provento di una delle ripulisti delle slot machine, bombolette spray e silicone, verosimilmente utilizzate per oscurare i sistemi di video-sorveglianza e per manomettere gli antifurto dei negozi presi di mira, una tronchesi a pressione recentemente acquistata in un ferramenta di Latina in cui i sospettati pedinati dalla Polizia si erano recati e numerosi altri attrezzi da scasso, compreso un paranco a catena utile per sollevare slot machine o casseforti.
I dettagli dell’operazione Notte Sicura sono stati resi noti nella tarda mattinata di oggi nel corso di una conferenza stampa in Questura dal dirigente della Squadra Mobile, Carmine Mosca, dal dirigente della Squadra Volanti, Celestino Frezza, e dal dirigente della Polizia Stradale, Alfredo Magliozzi.