Dopo il via libera del Tar alla centrale a biogas di Borgo Santa Maria, l’associazione “Adesso” di Latina, da sempre a favore della promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, torna sull’argomento e si rivolge direttamente alla nuova amministrazione Comunale guidata dal neo sindaco Damiano Coletta, affinché nasca un nuovo atteggiamento nei confronti di un argomento, quello della produzione di energia da fonti rinnovabili, che è oggi al centro della discussione mondiale in ambito ambientale oltre che economico e sociale. Un appello quello rivolto dall’associazione alle istituzioni locali che è anche mirato all’apertura di un dibattito sulle energie rinnovabili che punti al raggiungimento di obiettivi comuni e basati sul rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini residenti nei territori che ospitano le nuove centrali di energia elettrica.
“La storia si ripete. Dopo le sentenze del Tar a favore dei due impianti di Pontinia e della Chiesuola, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che dichiara incostituzionali i regolamenti che limitano la diffusione degli impianti a fonti rinnovabili su territorio, arriva anche quella a favore dell’impianto di Borgo Santa Maria – afferma l’associazione – Sembra un percorso ben tracciato che mette in evidenza come spesso le strade intraprese dalla pubblica amministrazione passino per vie dissestate che non raggiungono l’obiettivo. La strada corretta è infatti quella tracciata dalle politiche nazionali e comunitarie, rivolte alla promozione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili, in cui la digestione anaerobica rappresenta una delle chiavi di volta per lo sviluppo dell’economia circolare, come dimostrato dal recente decreto sulla produzione del biometano. “Invitiamo le amministrazioni ad abbandonare l’atteggiamento miope fino ad oggi adottato ed orientato ad un concetto di prevenzione basato sull’ostacolare lo sviluppo di alcune tecnologie ritenute pregiudizialmente non sostenibili – prosegue la nota – Ci si augura che la visione politica delle nuove amministrazioni sia ispirata su una progettazione condivisa che tenga conto di tutte le tecnologie di tutela ambientale e del massimo rispetto delle regole tecniche e gestionali stabilite dalla legge. L’amministrazione dovrà essere presente ed intervenire, con esperti del settore e con tecnici dell’amministrazione opportunamente formati, soprattutto in fase di controllo dove la stessa amministrazione dovrà essere l’occhio vigile dei cittadini affinché queste macchine siano rispettose della salute delle persone e dell’ambiente in cui vivono”.