Se il gatto si rompe lo zampino paga il Comune. Ne sanno qualcosa in piazza del Popolo a Latina dove oltre a quanto stabilito per la clinica convenzionata, la Galileo Galilei, l’ente dovrà sborsare 512,40 euro extra budget per la “Pacifico” di Sermoneta che ha preso in cura un micio, sprovvisto di microcip, rinvenuto ferito in via Cerveteri diversi mesi fa.
Il servizio veterinario della Asl intervenuto aveva verbalizzato il ricovero presso la clinica di Sermoneta in quanto la clinica Galileo Galilei convenzionata non aveva posto.
Il servizio Ambiente del Comune di Latina, visto il verbale della Asl e il conto presentato dalla struttura veterinaria che si era presa cura del povero gatto, ha determinato con atto numero 1867 del 25 settembre 2019 (pubblicato oggi all’albo pretorio) la copertura delle spese sostenute per il pronto soccorso dell’animale ammontanti a 420 euro oltre Iva al 22% per un totale di 512,40.
Ma che fine ha fatto il gatto in questione? Di certo è stato provvisto di microcip, il cui numero viene per altro indicato nell’atto amministrativo a firma dell’architetto Giuseppe Bondì, dirigente del servizio Ambiente, per l’impegno di spesa necessario alla liquidazione della fattura.
Se il gatto fosse appartenuto ad una colonia felina sarebbe stato reintrodotto nel suo ambiente, in questo caso però essendo un gatto randagio – o presunto tale, visto che senza microcip è impossibile risalire all’eventuale proprietario – non può essere riportato in strada.
Il Comune di Latina al momento non ha una struttura di ricovero per gatti, anche se a breve chi attualmente gestisce il canile, l’associazione Amici del Cane, organizzerà in loco un adeguato spazio per i felini.
Che fine ha fatto il gatto curato a spese del Comune e quindi dei cittadini? Si trova ancora presso una struttura a titolo gratuito o a pagamento? E’ stato preso in custodia con tanto affetto da generosi volontari in attesa di un’adozione?
Attorno al mondo degli animali per fortuna ruotano instancabili “angeli” al servizio del creato, come piccoli San Francesco animati dalla sua stessa empatia verso tutte le specie.
La storia del gatto ferito in via Cerveteri riaccende i riflettori sul progetto presentato dall’associazione “Amici del cane” per la realizzazione di un pronto soccorso per animali da compagnia nell’area adiacente il canile comunale. Un progetto datato tornato all’attenzione dell’amministrazione nella seduta della commissione ambiente del 24 giugno scorso. L’associazione si è detta disponibile ad accollarsi le spese di realizzazione affinché il Comune possa usufruire di un poliambulatorio con spese ridotte rispetto a quanto avviene oggi.