«L’anno scolastico inizia in salita. Come temevamo, il 1° settembre, alla presa di servizio dei docenti nelle scuole, c’è stato il caos tra posti rimasti vacanti e insegnanti nominati sulla stessa cattedra, scavalcati o esclusi. Il sovraccarico di lavoro per gli uffici amministrativi già sottodimensionati è enorme e sicuramente le lezioni ripartiranno senza tutti i docenti in classe». Non più di due settimane fa la coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti, Patrizia Giovannini, denunciava il rischio di una ripresa delle attività scolastiche in affanno. La conferma arriva oggi, a pochi giorni dall’apertura del nuovo anno scolastico, dalle parole della stessa sindacalista.
«La situazione che si sta verificando a Latina, ma non solo nella nostra provincia – spiega Giovannini – è paradossale: abbiamo cattedre scoperte per rinunce di insegnanti nel frattempo entrati in ruolo non acquisite dall’algoritmo, sulle quali non sempre sono stati assegnati i supplenti perché l’algoritmo ha girato troppo presto, prima di acquisire tutti i posti realmente liberi e disponibili. Fatto sta che questi docenti – parliamo di insegnanti plurititolati e primi in graduatoria – sono senza una cattedra o sono stati addirittura scavalcati da colleghi posizionati successivamente in graduatoria».
«La nostra provincia, in particolare quest’anno con l’anticipazione delle operazioni di nomina, – continua la segretaria della Gilda – fa i conti con il problema delle domande di supplenza presentate a luglio, in assenza di un quadro definito delle disponibilità, e con la presenza delle isole. Chi occupa posizioni utili in graduatoria e per anni ha avuto incarichi nelle medesime scuole ma non ha espresso tra le preferenze anche le isole, purtroppo è rimasto fuori dalle nomine perché al 31 agosto erano disponibili pochi posti, per la maggioranza non appetibili perché scomodi e difficilmente raggiungibili».
Proprio questa mattina l’Ambito territoriale di Latina ha emanato il decreto di rettifica sulle nomine errate, «ma non basta – sottolinea Giovannini – perché c’è la necessità di rifare le operazioni per la nomina dei supplenti inserendo tutti i posti disponibili che, per via di un sistema fallace, non sono stati tempestivamente considerati nel primo turno del 31 agosto».
«Pur consapevoli che è il Ministero ad aver imposto questa modalità di operare, come Gilda abbiamo chiesto all’ufficio territoriale di far girare di nuovo l’algoritmo per assegnare correttamente le cattedre disponibili e vacanti, nel rispetto dei diritti di graduatoria e prendendo atto che il sistema informatizzato non ha funzionato correttamente. Restiamo basiti di fronte a un Ministero che si definisce del merito, ma che di fatto opera senza tenere conto della meritocrazia determinata da titoli ed esperienza. Salutiamo invece positivamente quelle regioni e gli ambiti territoriali come la Sicilia che hanno deciso di conferire le nomine dal 6 settembre in poi».