Sarà il centro interdipartimentale “Raffaele D’Ambrosio” dell’Università degli studi di Napoli Federico II a “disegnare” l’azienda speciale per i rifiuti di Latina. La giunta del sindaco Damiano Coletta, con delibera 145 approvata ieri e pubblicata oggi all’albo pretorio, ha affidato l’arduo compito al Laboratorio di urbanistica e pianificazione del territorio (Lupt) dello prestigioso ateneo. Il centro interdipartimentale, diretto dal professor Guglielmo Trupiano, potrà avvalersi dei propri ricercatori e docenti per mettere a punto l’azienda speciale per il Comune di Latina. La convenzione che l’ente municipale andrà infatti a stipulare, con una spesa di 39mila euro più Iva, sarà con il soggetto pubblico di alta competenza professionale nazionale ed internazionale. Al professor Alberto Lucarelli (lo stesso, a meno che non si tratti di un caso di omonimia, a cui i sindaci dell’Ato4 hanno chiesto un parere pro veritate sulle legittimità dell’ingresso di Acea in Acqualatina) la responsabilità scientifica dell’oggetto della convenzione che prevede: la definizione delle procedure di costituzione, la redazione dell’atto di costituzione e dello statuto dell’azienda speciale; la fattibilità economica, la valutazione del piano economico e degli investimenti; la definizione dell’eventuale contratto di servizio; la risoluzione delle problematiche con la società Latina Ambiente e le modalità di gestione riguardo le questioni assunzionali del personale. Il tutto entro sei mesi dalla firma della convenzione.
La delibera pubblicata oggi all’albo pretorio fa seguito all’atto di giunta del 24 marzo scorso con la quale l’esecutivo del sindaco ha indicato quale soluzione per la futura gestione del servizio di igiene urbana del capoluogo l’azienda speciale, superando l’ipotesi precedentemente portata avanti (delibera di Consiglio comunale dell’11 novembre 2016) di una gestione in house e del bando europeo già sospeso ad agosto 2016. Da quanto si apprende, quindi, la gestione dei rifiuti di Latina – nelle intenzioni della giunta tornerà in Consiglio comunale non appena sarà completato il lavoro affidato all’università di Napoli: nella delibera è scritto che la convenzione serve alla definizione e produzione della documentazione da presentare al Consiglio comunale per gli atti conseguenti.