Si terranno domani, 30 ottobre, a Latina i funerali dell’architetto Riccardo Cerocchi, fondatore e presidente del Campus Internazionale di musica morto all’età di 89 anni. La cerimonia per l’ultimo saluto è previsto alle 10 nella chiesa cattedrale del capoluogo pontino, dedicata a San Marco.
Nato a Sezze nel 1927, l’architetto Cerocchi ha animato per lunghissimi decenni la vita culturale della città di Latina. Con lui se ne è andato un pezzo importante della città. “Perdiamo un grande professionista, un architetto visionario, un uomo di multiforme ingegno e di versatile creatività, saggio, intellettualmente curioso, una persona retta, con la schiena dritta e i principi saldi”, ha dichiarato ieri il sindaco di Latina Damiano Coletta a poche ore dalla dipartita.
“Negli anni trascorsi tra impegno e passione per l’arte e le sue molteplici rappresentazioni – ha proseguito il primo cittadino -, ha saputo conservare sempre uno sguardo lucido e ironico sulla realtà, lo stesso che si può rintracciare ne ‘L’Ottuagenario innamorato’, il libro in cui ha raccontato con partecipazione e consapevolezza i cambiamenti storici e sociali di cui è stato testimone attento e sensibile, cambiamenti che hanno segnato questo territorio, dagli albori della bonifica ai nostri giorni.
Cerocchi è stato il primo presidente della Fondazione Roffredo Caetani, per due mandati, tra l’87 e il ’97, nonché co-fondatore del Campus Internazionale di Musica che ha diretto per oltre 40 anni guidando il passaggio da associazione culturale a Fondazione e raccogliendo la stima di musicisti e compositori della scena internazionale che anche da lontano hanno seguito la sua attività tra Latina e Sermoneta.
“Mi sento di esprimere affetto e vicinanza alla famiglia, soprattutto alla moglie e ai figli, certo di interpretare il sentimento dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità. Il nostro saluto affettuoso a un cittadino cui va tutta la nostra gratitudine per aver saputo mettere la cultura al servizio della sua città e della sua crescita civile e morale. Questo è stato Riccardo e questo, in modo particolare, ci mancherà da oggi”, ha concluso Coletta.
Anche il sindaco Claudio Damiano, a nome dell’Amministrazione comunale e della comunità di Sermoneta, si è stretto attorno alla famiglia Cerocchi per la scomparsa dell’architetto, cittadino benemerito di Sermoneta.
“Attraverso la sua proficua attività come Presidente del Campus Internazionale di Musica di Latina e con la sua passione profusa a sostegno della musica nel nostro territorio – ha spiegato il sindaco del comune lepino – ha contribuito alla crescita culturale e sociale della comunità di Sermoneta e a dare lustro e prestigio al Comune di Sermoneta a livello internazionale, organizzando dal 1975 al Castello Caetani i Corsi di perfezionamento Musicale, rivolti a giovani musicisti provenienti da tutto il mondo, oltre naturalmente al Festival Pontino di Musica, che da 53 anni si tiene ogni anno nel mese di luglio al Castello di Sermoneta e che richiama una grande presenza di pubblico a livello nazionale ed internazionale”.
“Sermoneta e la musica ormai sono diventati un binomio conosciuto in tutto il mondo, Riccardo Cerocchi ha contribuito ad accrescere l’identità culturale ed il prestigio di Sermoneta», ha aggiunto Damiano.
Un merito che è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che il 21 maggio 2012 ha insignito l’architetto Cerocchi del Premio Presidente della Repubblica per “l’attività svolta con passione e coraggio nel corso di oltre 40 anni, durante i quali il Campus ha creato nel comprensorio pontino un laboratorio musicale internazionale, operando in ogni settore della cultura musicale”.
Il Consiglio comunale di Sermoneta il 14 giugno 2012 ha insignito l’architetto Cerocchi della cittadinanza onoraria per aver contribuito al progresso della cultura a Sermoneta.
“Rivolgiamo il nostro più profondo ringraziamento a Riccardo Cerocchi, non solo per il suo spessore culturale ma anche per ciò che ha rappresentato per Sermoneta. Per questo – ha concluso il sindaco Damiano – ci impegneremo ad onorarne degnamente la memoria”.