Erosione dell’arenile di Latina? “Tutta colpa del Colpa del pontile della centrale nucleare in concomitanza con il venire meno, negli anni, dei sedimenti provenienti dalla foce del Tevere”. Lo ha detto questa mattina l’assessore Roberto Lessio, durante il question time, in risposta all’interrogazione sull’argomento presentata dai consiglieri di Forza Italia, Giorgio Ialongo e Giovanna Miele. L’assessore ha anche affermato che la soluzione dei pennelli perpendicolari alla costa hanno risolto il problema, “anche troppo vista la formazione di tratti di spiaggia molto profondi e inutilizzati”, nei punti circoscritti alla loro presenza per poi creare a loro volta erosione un po’ più in là. Sul futuro degli interventi di ripascimento, Lessio ha promesso che si procederà con metodi morbidi compatibili con la duna “mobile” di Latina, sulla base di non meglio precisati studi commissionati dalla Regione, aggiungendo anche che procedere con pennelli sarebbe impossibile oltre Capoportiere, in direzione Sud, per via dei vincoli del Parco nazionale del Circeo. Quindi? La soluzione prospettata, nell’immediatezza, è quella di versare sabbia sull’arenile, ma non dal mare con le imbarcazioni spara-sabbia, ma da terra perché economicamente vantaggioso. Nel complesso Lessio ha detto che servirebbero tra i 30mila e i 50mila metri cubi di sabbia, per un costo complessivo di 500/600 mila euro da ripartire in cinque anni. Chi paga? La Regione? Il Comune? I concessionari? “Probabilmente tutti e tre”, ha precisato Lessio.
Rispetto all’interrogazione a firma dei consiglieri di Forza Italia, Lessio ha risposto anche in merito ai disagi dovuti alla tempesta di sabbia verificatasi nelle scorse settimane sebbene già risolti con lo spazzamento della pista ciclabile e della strada da parte degli operatori della Latina Ambiente. L’assessore ha detto che contro il vento di scirocco sarebbe utile istallare delle barriere di cannucce per ostacolare il sollevamento della sabbia verso la strada, ma che difficilmente l’amministrazione procederà in tal senso. Perché? “Perché a Sabaudia ci hanno provato, ma le cannucce sono state distrutte dai vandali”.
“Sul fenomeno dell’erosione della costa – hanno commentato Ialongo e Miele a margine del question time – è emerso chiaramente l’indirizzo dell’amministrazione: procedere verso un ripascimento morbido, fatto sulla base di studi regionali mai citati esplicitamente, e presentato come unica soluzione, la più ottimale. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore – hanno affermato i due consiglieri comunali di Forza Italia -. Non entriamo nel merito, quello che serve ora è un intervento immediato anche se risultasse temporaneo. Le nostre coste versano in uno stato di abbandono, vittime dell’erosione che sta riducendo progressivamente la spiaggia, andando a minacciare strutture balneari, infrastrutture, locali e abitazioni. Non bisogna attendere ulteriormente, serve applicare misure atte a ridurre il pericolo che i danni prodotti dal fenomeno naturale diventino irreversibili”.
“La costa rischia di sparire – hanno aggiunto Ialongo e Miele -. Era un tratto meraviglioso, un patrimonio di cui andare orgogliosi, ma oggi l’assessore ci ha confermato che Latina detiene un triste primato in quanto a superficie erosa e ora ricoperta dall’acqua. In questo momento abbiamo l’obbligo civile e morale di correre ai ripari e per questo non ci fermeremo finché non vedremo azioni concrete. Lunedì ci sarà un ulteriore incontro tra l’assessore e la Regione: chiediamo che ne siano resi noti i contenuti, vogliamo essere costantemente messi al corrente di come si procederà a risolvere questa criticità. Saremo sempre attenti a questa tematica in attesa che venga risolta”.