Il sindacato nazionale dei lavoratori della scuola esprime sia a livello nazionale che locale, con il responsabile provinciale Canio Miele, forte preoccupazione per i ritardi accumulati nell’avvio dei provvedimenti necessari a garantire l’apertura del nuovo anno scolastico, sia in termini di copertura delle nomine dei docenti e del personale ata, sia per quanto riguarda la manutenzione urgente per la sicurezza degli edifici scolastici. Lo snals invita il governo locale ad intervenire in tempi strettissimi per rispondere alle necessità primarie che la scuola, gli alunni e le famiglie della provincia di Latina chiedono da tempo e che non possono più aspettare. “Quello che chiediamo al Sindaco Coletta e alla sua giunta – spiega Miele – è di fare subito un’attenta analisi dei bisogni della scuola: ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici, piano di riassetto, interventi a favore degli alunni diversamente abili, sostegno alle famiglie in difficoltà, trasporto. La scuola merita di essere al primo posto nell’agenda dell’amministrazione locale, per questo sollecitiamo lo stanziamento delle prime somme del bilancio comunale da destinare ai lavori necessari a garantire il diritto allo studio e alla sicurezza”.
I ritardi del governo Renzi
“Difficilmente la scuola pubblica e non solo in provincia di Latina sarà pronta a partire con le carte in regola per il nuovo anno scolastico – afferma Miele – lo Snals è seriamente preoccupato per la gestione di questo importante servizio pubblico da parte del governo Renzi, che finora ha fatto registrare ritardi su tutti i fronti operativi e funzionali al settore. Una situazione grave che merita l’attenzione della politica anche a livello locale, per fare in modo che a settembre, che arriverà puntuale tra un mese, si possa garantire un quadro chiaro di lavoro per il personale, anche in considerazione del fatto che le scadenze per effettuare le operazioni di trasferimento e assegnazione di incarichi provvisori, sono fissate a fine agosto. Ed è proprio sulle assegnazioni degli incarichi negli ambiti con il sistema della chiamata diretta da parte dei capi d’istituto – prosegue lo Snals – che si è creata la grande confusione che sta minacciando di paralizzare l’intero sistema oltre ad alimentare incertezza e disorientamento tra gli addetti ai lavori, tra i dirigenti e i funzionari del csa di Latina, che proprio in questi giorni è alle prese con una mole enorme di lavoro. Anche l’ultimo concorso non ha prodotto gli effetti sperati, infatti anche per il nuovo anno non sarà possibile, almeno nei plessi pontini, coprire alcune cattedre di insegnamento con i neo abilitati, in quanto non ce ne sono, ad esempio per l’insegnamento della matematica nelle scuole medie, e sarà necessario ricorrere ai precari. Su questa importante tematica sollevata dallo Snals a livello nazionale il sindacato sta portando avanti una serie di ricorsi contro i provvedimenti del governo legati alla chiamata diretta dei capi d’istituto, impugnando i provvedimenti stessi e auspicando che si possa tornare al vecchio e collaudato sistema di nomina”.