“Per diversi anni mi sono occupato della provincia pontina e nella miopia della visione tipicamente provinciale potevo scorgere quelle carenze di legalità che puntualmente segnalavo, pensando (erroneamente) che anche le altre piccole province non godessero di miglior salute”. Cosi ha esordito Elvio Vulcano, Coordinatore Nazionale del sindacato Ugl-LeS (ovvero l’unica voce dell’Ugl nella Polizia di Stato). Elvio Vulcano è stato per circa sei anni segretario generale nella provincia di Latina e, derivanti dalla sua diretta ispirazione ed organizzazione, ne ricordiamo gli ultimi fattivi interventi pubblici: la fiaccolata davanti la Prefettura di Latina per chiedere più sicurezza nel territorio pontino, un corteo nei quartieri di Q4 e Q5 per chiedere l’apertura di un presidio di Polizia. Una pressante attività sindacale che ha prodotto alcuni anni fa l’assegnazione di oltre 30 poliziotti alla Questura di Latina e l’ottenimento dei fondi per la ristrutturazione delle camere di sicurezza della Questura. Ha poi proseguito Vulcano: “Tempo fa ho avuto l’occasione di poter condividere alcuni peculiari e problematici aspetti della vita pubblica della provincia pontina con Elvio Di Cesare dell’Associazione Antimafia Caponnetto, aspetti che solo oggi, avendo maturato una visione ben più ampia grazie alla posizione nell’organigramma sindacale nazionale che occupo, riesco a comprendere pienamente: sembra che la provincia di Latina sia abbandonata a se stessa. Vi è una carenza di mezzi ed uomini, non solo nella Polizia di Stato ma in tutte le istituzioni che devono garantire la sicurezza mentre la consistenza e la dislocazione degli stessi andrebbero commisurate non tanto al numero degli abitanti ma agli interessi criminali consolidatisi nei territori. I vari Ministeri coinvolti nel servizio di sicurezza ai cittadini ed ai luoghi dovrebbero mandare i loro uomini migliori su questo territorio ed accrescere le professionalità dei rispettivi Funzionari, avvicendandoli negli incarichi e nelle sedi di servizio. Nel recente passato si sono tenute operazioni, tipo “Don’t Touch”, che hanno avuto solo un grande risalto sulla carta stampata e per quella specifica operazione di polizia venne ipotizzata finanche l’appartenenza dei pochi pregiudicati arrestati ad una associazione di tipo mafioso, appartenenza poi non validamente provata in sede processuale. Il nostro sembra un territorio che vive di soli eventi mediatici ed intanto nei quartieri Q4 e Q5 si continua a delinquere: un ragazzo morto, una chiesa devastata e un tabaccaio che dopo 27 reati subiti tra furti e rapine, dalla notte del 23 agosto u.s. deve annoverare nella triste lista delle sue sventure persino un attentano incendiario. Chi non conosce questi due quartieri di Latina è bene che sappia che lì ci vivono circa 35.ooo persone, dimenticate, evidentemente (ci duole assai dirlo), dalle Istituzioni”. “Noi dell’Ugl-LeS auspichiamo che il neo Questore Carmine Belfiore, di cui peraltro ci è ben nota la nutrita esperienza professionale,” ha poi proseguito Vulcano “sappia garantire la sicurezza a tutto tondo, con concreti risultati nella lotta alla criminalità comune e politica, ma soprattutto alla microcriminalità, al fine di ridare fiato e speranza alla popolazione.”