Si è svolta a Roma la IX edizione del “Premio Formica d’Oro” per il riconoscimento regionale alle migliori espressioni del Terzo Settore, che ha visto tra i vincitori l’associazione onlus “Diaphorà” di Latina, presieduta da Pietro Marasco, che si occupa dal 2002 di rendere migliore la vita dei disabili. Si tratta del più importante riconoscimento per l’associazionismo, per il quale le Acli provinciali hanno candidato l’associazione di Latina Diaphorà.
Il progetto Le Acli e la Diaphorà collaborano sui corsi di riciclo creativo e su varie attività formative, realizzando un progetto che si basa su una positiva integrazione di sistema.
Un riferimento per le famiglie “Su questa candidatura le Acli Provinciali di Latina hanno creduto – spiega Nicola Tavoletta – perché l’importante lavoro fatto possa emergere stabilendo un esempio ed un riferimento per le famiglie che vogliono aggregarsi per soluzioni inclusive per i ragazzi disabili, che si trovano a scegliere nuove strade dopo i diciotto anni.
In campo da 14 anni L’associazione da 14 anni promuove attività con il supporto di diverse figure professionali: psicologa, pedagogista, educatori, istruttore Isef, esperta in ceramica ed esperti di teatro. Attualmente i ragazzi disabili che partecipano alle varie attività sono più di 30.
Gli obiettivi da raggiungere L’organizzazione si pone come primo obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle persone disabili e dei loro familiari realizzando diverse attività rivolte ai ragazzi con l’obbiettivo di potenziare le condizioni psicofisiche, favorire il raggiungimento della maggior autonomia possibile, offrire occasioni di socializzazione e favorire l’inserimento scolastico e lavorativo. I ragazzi dell’associazione praticano diverse discipline sportive (atletica, badminton, nuoto, calcetto, ginnastica artistica, tennis e rowing) seguiti negli allenamenti da istruttori professionisti e volontari, partecipando a gare regionali, nazionali e internazionali organizzate dallo Special Olympics. Recentemente la Diaphorà sta attuando il progetto “Unified sport” che prevede la partecipazione agli allenamenti e alle competizioni di partner senza disabilità così da motivare le persone con e senza disabilità a superare le barriere instaurando nuove amicizie.