Blitz del Nipaf nell’abitazione del costruttore pontino Roberto Bianconi, indagato per lottizzazione abusiva relativa al sito ex Seranflex di Borgo Piave a Latina. Il noto imprenditore è stato svegliato all’alba di oggi dagli agenti del Nucleo investigativo della forestale a caccia di documenti pertinenti all’inchiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano. Perquisita l’abitazione di Bianconi, in viale Nervi, la stessa attività è stata svolta negli uffici poco distanti di Latina Fiori, di Mimosa Park e della Bianconi Costruzioni.
Il costruttore Bianconi è stato iscritto nel registro degli indagati a distanza di oltre due mesi dal maxi sequestro dell’immobile, attualmente di proprietà della società abruzzese Cosmo, che avrebbe dovuto ospitare il megastore Globo. L’inchiesta, partita con le indagini a carico di Giancarlo e Piero Piattella, Ventura Monti, Luca Baldini, Patrizia Marchetto, Fiorella Abbenda e Nicola Di Nicola, la scorsa settimana si è allargata andando a ritroso della complessa vicenda di un gioco di compravendite immobiliari nelle quali gli attori avrebbero tratto maggiori benefici a fronte di un cambio di destinazione d’uso ritenuto illegittimo. Tutto avrebbe avuto inizio con l’acquisto da parte di Bianconi, in qualità di amministratore della società Latina Fiori, della proprietà della famiglia Serao. Bianconi, secondo gli inquirenti, non si sarebbe limitato al solo acquisto dell’immobile, sede di un opificio dismesso, intervenendo nella definizione della domanda di condono presentata dagli eredi Serao, che era rimasta in stallo per il mancato versamento di alcuni oneri, e dando poi successivamente all’acquisto del 2005 mandato al geometra Piero Piattella di progettare la demolizione e ricostruzione del sito. Insomma, avrebbe pilotato il condono utile poi alle mire della società Mimosa Park, nuova acquirente del sito a lui stesso riconducibile ma amministrata da Ginacarlo Piattella, padre di Piero, per poi essere rivenduta alla Cosmo di Nicola Di Nicola, dopo un valzer di “allegri” permessi di demolizione e ricostruzione rilasciati dal Comune (motivo di indagine a carico dei tecnici del Comune di Latina e del progettista).
Mercoledì 5 ottobre, gli investigatori coordinati dal Pm Miliano hanno ascoltato, come persone informate dei fatti, altri due funzionari del Comune di Latina che, nel 2009 e nel 2013, apposero la firma sui permessi di demolizione e ricostruzione dell’immobile rilasciati dal dirigente Ventura Monti, con istruzione delle relative pratiche da parte di Patrizia Marchetto.
Al termine delle perquisizioni di oggi, gli inquirenti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro documenti relativi ai diversi passaggi di proprietà del sito ex Seranflex, determinanti ai fini della definizione di eventuali responsabilità relative all’ipotizzata lottizzazione abusiva.