Il Pd a Latina riparte con Alessandro Cozzolino. Il nuovo segretario cittadino del Partito democratico, eletto per acclamazione al congresso di ieri, ha lanciato la sfida di un “percorso che porti il partito a presentarsi come forza credibile e capace di rappresentare i bisogni dei cittadini, e quindi ad essere vincente nei prossimi appuntamenti elettorali”. Un percorso che non può prescindere da una diversa organizzazione del partito, dal dibattito sui temi, da una massima osmosi tra eletti e segreteria e tra eletti e partito, con incontri e confronti periodici.
“La sfida che ci aspetta è ardua, ma al tempo stesso avvincente”, ha detto Cozzolino, unico candidato al congresso non per “una carenza di classe politica – ha spiegato -, né per la rinuncia al confronto e alla dialettica interni”, candidato unico frutto di “un compromesso politico nel più alto significato del termine, frutto di una sintesi e di una posizione condivisa”.
“Dobbiamo guardarci negli occhi – ha incalzato – e ritrovare la forza e la convinzione di ripartire e di farlo insieme, perché questa è l’unica via possibile per ridare una speranza a questa città, che pur avendo avuto un cambio radicale di amministratori locali ha visto, almeno per questo primo anno, frustrati i propri desideri di rilancio. Personalmente credo che questa consapevolezza sia presente in ognuno di noi e il percorso fatto nei mesi di commissariamento e in particolare nelle scorse settimane ne è la prova”.
Cozzolino ha voluto ringraziare il commissario Giancarlo D’Alessandro “per aver lavorato e creato le occasioni di confronto, per aver spianato la strada a un confronto pre-congressuale che ha dato il frutto più importante per rilanciare un’azione politica: la condivisione di temi e proposte che hanno portato all’unità del Pd cittadino, che per quanto embrionale e fragile rimane un obiettivo che la mia segreteria intende rafforzare quotidianamente”.
Per uscire dallo stallo il nuovo segretario cittadino dem ha proposto la riorganizzazione del partito con un “esecutivo snello ma al tempo stesso rappresentativo di tutte le sensibilità che animano la comunità, costituendo dei think tank, aperti oltre che agli iscritti anche ai simpatizzanti, che grazie a competenze specifiche per ogni singolo settore siano in grado di rappresentare al partito, in ogni suo livello, delle proposte e degli spunti di riflessione sui quali discutere e confrontarsi per costruire una linea politica sempre più condivisa e consapevole”.
“Aspetto fondamentale sarà quello del radicamento sul territorio – ha spiegato – L’eliminazione dei sette circoli territoriali credo che sia stata una decisione corretta e che vada nella direzione di efficientare il funzionamento del partito. Diciamocelo francamente, salvo rare esperienze positive e temporanee, i circoli così pensati non hanno funzionato. Oggi invece, con l’eliminazione dei circoli ritagliati su circoscrizioni abolite da anni, abbiamo la possibilità di ricominciare da capo. Di poter creare in ogni luogo in cui avremo la forza e la disponibilità da parte di iscritti e simpatizzanti.”
“Il radicamento che dobbiamo andare a costituire però non può passare solo per esperienze che siano esclusivamente interne al Pd – ha aggiunto -. Intorno a noi c’è una galassia di associazioni, di movimenti, di comitati, che necessitano di una forza politica che sia interlocutrice affidabile e che condivida alcune battaglie volte semplicemente a migliorare la qualità della vita nei luoghi in cui quei cittadini vivono. Il partito che andremo a strutturare dovrà tener conto di tutto questo ed essere aperto e inclusivo”.
Spazio ai giovani, nella riorganizzazione del Pd latinense: “Un altro aspetto sul quale dobbiamo puntare e migliorare molto è sicuramente quello del rapporto con i più giovani. Va dato atto al segretario provinciale dei Gd che sta mettendo grande impegno nel tentativo di formare un gruppo nel nostro comune. E’ mia intenzione quindi mettermi a disposizione sin da subito per aiutare questo processo e costituire il prima possibile una sezione giovanile che sia forte e autonoma”.
Dunque lo spazio ai temi. “Ci sono punti fondamentali nella nostra visione di città – sono state le parole di Cozzolino – ai quali non intendiamo abdicare. Penso ad esempio al rapporto tra il Comune e la società Latina Ambiente. Il bando europeo per la gestione del servizio rifiuti resta per noi la migliore strada da percorrere per la città. Così come la realizzazione di infrastrutture come la Roma-Latina e il collegamento veloce con l’autostrada non sono elementi rimandabili, ma priorità, opere da realizzare il prima possibile perché indispensabili per rilanciare economicamente il nostro territorio. Un’economia di una città che deve sicuramente vedere protagonisti il turismo e la cultura, ancora oggi mortificati e trascurati. L’idea dell’amministrazione, che ci raccontano i quotidiani locali, che prevederebbe il sostanziale affidamento del teatro a privati, non è la nostra idea. Non lo era quando questa proposta veniva fatta dalla maggioranza di centro-destra, non lo è oggi che a farla è Latina Bene Comune. In tal senso va avviato già da domani un lavoro per produrre soluzioni alternative, e va fatto coinvolgendo gli operatori del settore e rendendo le nostre proposte attuabili da un punto di vista economico e amministrativo”.
Grande attenzione al tema del lavoro. “A tale scopo – ha detto il neo segretario – dovremo avviare sin da subito un tavolo di confronto anche con i sindacati e le associazioni di categoria, per creare una proposta che sia il più possibile efficace e condivisa. Innovazione, ricerca e rilancio del sistema industriale sono elementi connessi tra loro e fondamentali per il rilancio economico del territorio”.
Cozzolino sui temi della città non ha trascurato nulla, dai servizi sociali, al trasporto pubblico, alla sanità, scuola, università, ambiente, sport, digitalizzazione dei servizi, cercando di “elevare l’asticella del dibattito politico, in una città che sembra imbambolata a discutere di toponomastica e miti del passato, ma che non è in grado di dare risposte ai bisogni quotidiani dei cittadini”.
Il segretario prima della sua nomina ha quindi lanciato la sfida del Pd tenendo conto del contesto politico cittadino del tutto inedito che vede il partito non più come unica opposizione della destra “che per venti anni ha amministrato in malo modo la città”. “Siamo infatti di fronte a una nuova situazione – ha detto Cozzolino – : da una parte al governo una lista civica che, pur rappresentando una novità assoluta per Latina, e rispetto alla quale non possiamo immaginare un’opposizione fotocopia di quella fatta con la destra, sta mostrando i limiti di chi, neofita della politica, cerca di studiare soluzioni ma risulta ancora inefficace e non in grado di fornire risposte utili; dall’altra una destra con la quale ci troviamo ad essere opposizione ma che abbiamo contribuito a mandare a casa perché ha mortificato le potenzialità di Latina per gli interessi di pochi. Abbiamo un compito importante, quindi: riuscire a dimostrare la qualità della nostra azione politica sui temi, sulle soluzioni alle quotidiane problematiche di gestione della cosa pubblica, sulla capacità di risposta alle esigenze dei cittadini rispetto alla giunta Coletta, e contemporaneamente continuare a lavorare per essere l’alternativa alla destra cittadina che, se unita, è ancora forte come dimostrano i consensi acquisiti alle scorse elezioni comunali di Latina e l’ultima tornata delle amministrative, conclusasi con i ballottaggi della scorsa domenica”.
Dunque una sfida a Latina Bene Comune sul merito: “Dobbiamo, in definitiva connotare la nostra azione sulla qualità della nostra proposta valorizzando il nostro ruolo di governo regionale e nazionale – ha sottolineato il segretario -. Dobbiamo sfidare la Giunta Coletta sul merito delle questioni ed essere per i cittadini punto di riferimento per la soluzione dei problemi, senza rinunciare a marcare la differenza o l’opposizione su scelte che riteniamo sbagliate, ma al tempo stesso sostenendo le eventuali proposte che dovessero venire dalla maggioranza che riteniamo positive per la città. Il percorso che quindi da oggi ci apprestiamo a intraprendere sarà impegnativo, faticoso, ma al tempo stesso molto affascinante”.
“Da oggi ripartiamo insieme – ha concluso Cozzolino, rivolgendosi all’assemblea -, con la consapevolezza che la nostra comunità politica possiede tutte le qualità e le capacità per riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati e che ci daremo, avendo come faro il rilancio economico, sociale e culturale della nostra città. Il PD deve suscitare una speranza, offrire un’apertura, riuscire ad essere leader. E non deve pensare all’avversario ma ripartire da sé”.