Il direttore sportivo del Latina, Matteo Patti, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti alla viglia di Catania-Latina per spiegare e chiarire quanto successo in questo inizio di stagione tribolante settimana per i nerazzurri e all’indomani della scelta di Roberto Boscaglia come nuovo tecnico.
“Non possiamo fare finta di nulla, credo sia doveroso da parte mia prendermi le responsabilità di quanto accaduto con Padalino, la squadra, i risultati e tutto ciò che è successo. Ci sono stati dei confronti duri, perché tutti teniamo alla causa. Ci siamo fatti un esame di coscienza cercando di capire cosa è successo, dobbiamo superare i problemi guardandoli in faccia, Padalino è quello che paga però ci siamo fatti tutti un esame di coscienza, non era l’unico “problema”.
Dobbiamo dar conto ad una città che si è fatta sentire, va dato rispetto a tutti loro. Non ci siamo dimenticati, siamo agguerriti, dobbiamo cominciare a scrivere cose sostanziose e morali, dobbiamo tirare fuori gli attributi”.
Il Ds Patti si è soffermato anche sulla questione allenatore: “Boscaglia non è stato facile portarlo qui, siamo molto attenti ad ogni situazione, sono stati fatti diversi colloqui preventivi su cui si è detto tanto, non voglio parlare di altri, siamo felici di averlo portato qui e vogliamo metterlo in condizione di fare bene. Noi ci crediamo tanto. Contratto fino a giugno con opzione, perché? Con il mister nasce una contrattazione dura, la nostra idea è quella di far nascere un rapporto, abbiamo trovato un punto d’incontro con lui. È un uomo ambizioso, sperando che diventi un matrimonio duraturo e divertente per la piazza”.
Patti si è esposto anche su alcune situazioni legate ai giocatori e alla società: “Se i giocatori sono coscienti che non possono più sbagliare? Lo siamo anche noi, serve la moralità che sono certo loro abbiano! Abbiamo commesso errori morali e siamo consapevoli che non ci saranno altri appelli. A mio parere – continua Patti – non è stata una sola cosa, la causa di questa situazione, di errori ne sono stati commessi tantissimi, partendo dalla situazione con Fontana, che ha comportato un cambio radicale, ma ci siamo rimboccati le maniche. Ad oggi abbiamo dovuto cambiare marcia.”
“Di cosa avremo bisogno in futuro? Ad oggi ci sono tre crociati e un paio di stiramenti, siamo corti, c’è bisogno di qualche pedina e si valuta il da farsi in virtù delle esperienze passate, non dobbiamo riempire la rosa tanto per. Dobbiamo capire bene cosa fare. Quando arrivi a novembre e sei svincolato c’è difficoltà, siamo calmi, valutiamo tutto, dobbiamo far tesoro del passato. Meglio essere molto attenti”
Al Direttore sportivo nerazzurro è stato chiesto anche cosa traspare di questa squadra: “Questa squadra era entrata in loop, non posso additare la colpa a Mister Padalino. Ad oggi posso dire che sono usciti da questa brutta situazione, vedo un ambiente positivo e voglioso di rivalsa. Sono molto fiducioso per l’aspetto morale.
È preoccupato da quello che dice la classifica o il campo? “No, queste cose si affrontano con coraggio, dobbiamo averlo tutti quanti, spero che insieme a noi siate coraggiosi voi me chi ci segue, c’è bisogno di un ambiente coraggioso”
Alla domanda dei giornalisti su dove possa arrivare questo Latina, il direttore ha risposto così: “In virtù di quanto successo non corriamo troppo pensando a Gennaio o a dove possiamo arrivare. Dobbiamo guardare in faccia la realtà e affrontare ogni giorno come se fosse l’ultimo dopo il baratro. Non voglio fare chiacchiere e dire cose che possono essere travisate. Bisogna guardare in faccia la realtà e affrontare le difficoltà che ci saranno. Non guardiamo troppo in là. Se devo guardare dal lato periferico, ad ora abbiamo un cielo con le nubi ma lontano vedo il sereno”
Sul reparto offensivo, Patti commenta: “Le cause dell’inefficienza del reparto offensivo possono essere tante, ma non voglio fare chiacchiere da bar. Dovevo intercettare a monte il problema, c’era un criterio, Mastroianni è Mastroianni, ha avuto una preparazione che non gli ha permesso mentalmente di continuare il percorso dello scorso anno. Capanni, ha fatto 2 gol e ne ha sbagliati 3 in maniera clamorosa, quindi ha avuto un x gol che significa quanti ne avrebbe potuti fare. Ha fatto 4 partite, le prime due le ha saltate come una parte di preparazione. Non è possibile calcolare la situazione Mastroianni e Capanni, poi abbiamo anche Addessi. Abbiamo deciso di provare ad alzare l’asticella prendendo Improta, da un mese è qui, è arrivato il suo tempo. È stata costruita in maniera calcolata, ma non sono andati bene. Bocic è uno veloce, nonostante non abbia numeri importanti, salta l’uomo. Improta non lo devo presentare io. Non posso calcolare il loro spostamento tecnico. Io metto all’interno di una squadra coordinato con il tecnico, ciò che posso prendere ed intercettare. Sono stati centrati molti obbiettivi all’interno di queste componenti. Ora non abbiamo Capanni e Mastroianni oltre a Scravaglieri che in ottica minutaggio, ti portava tanta sostanza. Fa piacere parlare con serenità, di punti di vista differenti. Per quanto riguarda aspetti tattici e del singolo posso farmi un’idea, guardo da fuori anche io, nonostante posso capirne i motivi essendone vicino. Non ti saprei rispondere sul dettaglio tattico, come dico per l’attacco che aveva complementarità, anche a centrocampo si può migliorare, si devono creare dei rodaggi migliori. Dietro indipendentemente da come giochi, Berman per me è un giocatore da campo aperto.”
Al Diesse è stato chiesto anche il futuro di Cittadino, ormai separato in casa da diverso tempo e messo ai margini del progetto dalla società: “Al momento non abbiamo affrontato in maniera decisa la situazione avendo problemi più importanti, non c’è stato ancora modo di valutare col mister dato che è arrivato ieri. Ne abbiamo parlato in società. È una situazione delicata”.