Uno spettacolo d’eccezione al D’Annunzio di Latina dove si è rischiato di dover riscrivere la sceneggiatura del musical sulla sacra rappresentazione del Venerdì Santo, facendo morire di freddo Gesù. A lamentare il disagio Manuela Zanier, che ha interpretato in modo magistrale il grido di Maria nel quadro della Pietà, nello spettacolo “Morse et Vita”, rivisitazione in chiave rock della Passione di Cristo, andato in scena al teatro comunale del capoluogo pontino ieri e questa mattina. L’attrice ha chiesto il microfono, dopo gli applausi, per raccontare la due giorni di disagi vissuti dall’Associazione Cantiere dell’Arte all’interno della struttura restituita al pubblico dopo lavori di ristrutturazione e messi in sicurezza, ma ancora senza riscaldamento e con impianti mal funzionanti: “Un’amministrazione che tratta così il Palazzo della Cultura, offende i suoi abitanti”.
Il musical ha avuto successo nonostante tutto, ieri e oggi alla presenza di 460 ragazzi delle scuole che si sono ritrovati in un teatro gelido e con impianto luci mal funzionante. L’organizzazione inizialmente aveva deciso di annullare lo spettacolo, ma poi il personale del service audio ha provveduto a svitare manualmente le lampade che illuminano la platea e si è potuto procedere con la rappresentazione, al termine della quale, le classi sono state accompagnate all’uscita dai volontari della Protezione Civile presenti in sala. Solo “l’ultima nota stonata a conclusione di due giorni passati al freddo e al gelo”, hanno dichiarato gli organizzatori.
“Morse t Vita” è un’opera nata dalla collaborazione a quattro mani tra Pietro Titone, autore del soggetto e dei testi, e del maestro Vincenzo Li Causi, autore delle musiche e degli arrangiamenti, con la regia di Giuseppe Li Causi, le scenografie di Carlotta Frison e le coreografie di Martina Pinti.
Protagonisti dello spettacolo oltre a Manuela Zanier, attualmente impegnata a teatro nei panni della travolgente Francesca da Rimini, nella nuova edizione de ‘La Divina Commedia”, Marco Romano, talento internazionale e fiore all’occhiello dell’agenzia di spettacolo “Don Casino” di Miami, nel toccante ruolo di Gesù.
L’opera ha portato in scena le ultime ore della vita di Cristo prima della crocifissione: le nozze di Canaan, la tentazione di Giuda, l’ultima cena, la condanna di Pilato, la flagellazione e crocefissione ed infine la Pietà, alternando momenti dal grande impatto emotivo. Struggente l’interpretazione di Romano, nell’Orto dei Getsemani accompagnata da un assolo di chitarra che enfatizzava la sofferenza di Gesù mentre accettava di sacrificarsi con la sua vita per salvare l’umanità. La scena della flagellazione ha visto intrecciarsi sulla scena attori e ballerini mentre il tempo è stato scandito dalle vergate inferte sul corpo di Cristo. Giuseppe Li Causi, regista dello spettacolo, ha interpretato anche il ruolo della Morte, rappresentando la forza distruttiva del male che si insinua in ogni scena.