Cappotti e indumenti caldi per chi ne avesse bisogno. A Latina il pannello installato alla vigilia di Natale, di impedimento ai senzatetto di rifugiarsi nella vecchia sede del mercato annonario, si è trasformato nel muro della solidarietà. Lo dice una scritta sullo striscione che affianca la spiegazione, in più lingue, dell’iniziativa targata Partito comunista: “Il vostro muro di intolleranza – si legge – sarà la nostra solidarietà”.
Questa mattina militanti del Partito Comunista e del Fronte della Gioventù Comunista hanno risposto all’amministrazione comunale, che ha eretto dei muri là dove dormivano i senzatetto, attaccandovi sopra degli attaccapanni, dei cartelli recanti la scritta in più lingue “per coloro che ne hanno bisogno” e appunto il citato striscione. Sono stati posti degli indumenti pesanti e coperte sugli attaccapanni, “con la speranza – spiegano i militanti – che altri cittadini facciano altrettanto”. “Da sempre le amministrazioni di questa città – si legge in una nota stampa del Partito comunista – hanno discriminato i più poveri e nulla è cambiato con la nuova amministrazione: soli ed allontanati. Ci si limita a proclami e a comunicati che sostanzialmente dicono che va tutto bene, che tutto funziona e che chi è in mezzo alla strada lo fa per propria scelta: rifiuta gli aiuti. Negli anni passati il dormitorio dell’emergenza freddo è arrivato ad ospitare fino a 130 persone, stipate in una struttura che non avrebbe potuto contenerle, ma l’umanità degli operatori non ha guardato alle regole o ai numeri, quest’anno il dormitorio, di sessanta posti, non è al completo eppure i poveri sono aumentati e se un grande numero di questi preferisce dormire all’aperto forse c’è un problema nella gestione del fenomeno, ma questo non si può dire senza scatenare le ire dell’amministrazione targata Latina Bene Comune”.