Nuovo scossone in via Ombrone a Latina. A cinque mesi dal sequestro della palazzina della Corisma srl arriva l’ordinanza di demolizione emessa oggi dal servizio comunale Politiche di gestione e assetto del territorio. Lo stesso ufficio che, conseguentemente al sequestro, aveva già disposto ad ottobre 2016 lo stop dei lavori in realtà fermi dalla data del primo sequestro.
Sull’edificio di via Ombrone grava tutto il peso di una politica urbanistica definita “allegra” che come è noto ha portato nel capoluogo pontino a diverse inchieste della Procura della Repubblica e l’amministrazione comunale, durante la gestione commissariale, a correre ai ripari con l’annullamento di sei piani particolareggiati ritenuti illegittimi in più aspetti. Un tiro alla fune che si è spezzata proprio sulla Corisma, titolare di un permesso a costruire rilasciato sulla base del nuovo Ppe del quartiere Prampolini che consentiva l’edificazione di un piano seminterrato, tre piani fuori terra ad uso residenziale e volumi tecnici al piano di copertura. Lavori proseguiti con scrupolo e in piena conformità al progetto approvato ma… Appunto sulla base dell’annullamento del Ppe (al pari degli altri ritenuti illegittimi poiché costituenti varanti al vigente Piano regolatore generale per le quali era previsto tutt’altro iter), il permesso a costruire rilasciato si sarebbe macchiato della stessa illegittimità. Dunque, un primo sequestro annullato per un difetto di notifica e poi un secondo sequestro convalidato.
Oggi l’ordinanza di demolizione dell’edificio, che per l’ufficio comunale competente viene ritenuto privo di legittimità urbanistico-edilizia ed in contrasto con le norme attuative del vigente Ppe. Il Ppe vecchio, per intenderci, quello precedente al Piano particolareggiato annullato dal commissario Giacomo Barbato, in base al quale l’area del cantiere oltre ad essere edificabile è destinata in parte anche a verde pubblico e a viabilità.
Tolta la parentesi del piano annullato la domanda è: il permesso a costruire con il precedente Ppe, che è anche quello attualmente vigente, poteva essere rilasciato? La risposta è affermativa, a patto che il progetto specifico tenesse conto anche dei limiti dovuti dalla compresenza di aree destinate a verde e viabilità. L’ordinanza di demolizione appena emessa sarebbe riferita all’intero edificio poiché appunto privo di legittimità “urbanistico-edilizia”, mentre sarebbe impossibile rimuovere le volumetrie eccedenti poiché trattasi di struttura antisismica.
La storia di via Ombrone non finisce qui. A parte la probabile richiesta di sospensiva e di annullamento dell’ordinanza di demolizione da parte della Corisma nelle sedi di giustizia amministrativa, si prevedono fuochi incrociati in termini di risarcimento danni. Gli acquirenti degli appartamenti hanno già diffidato la Corisma alla consegna degli alloggi, la Corisma -impossibilitata – non starà a guardare e chiederà i danni al Comune che al contrario reputa la stessa società rea di aver continuato i lavori anche quando a maggio 2016 era stata data notizia dell’annullamento dei piani particolareggiati.