“Lo studio preliminare del Piano della Marina presentato oggi in commissione rappresenta il primo tassello messo in campo dall’amministrazione guidata dal sindaco Matilde Celentano. E’ un piano di lavoro che ci consente finalmente di mettere a terra una progettualità che per troppi anni è rimasta solo nel libro dei sogni. Abbiamo deciso di affrontare il tema della Marina sia dal punto di vista del Pua che dal punto urbanistico, insieme, in modo da creare un progetto che sia risolutivo e complessivo”.
E’ quanto affermato da Annalisa Muzio, assessore all’Urbanistica del Comune di Latina, a margine della seduta di oggi della commissione Urbanistica, presieduta dal consigliere Roberto Belvisi, alla quale hanno preso parte anche Gianluca Di Cocco, assessore alla Marina, l’architetto Stefano Gargano, dirigente del servizio Urbanistica, e i tecnici incaricati per lo Studio preliminare finalizzato alla redazione della variante Urbanistica dei comprensori costieri della Marina di Latina, gli ingegneri Antonio Petti e Fabrizio Ferracci.
“La commissione di oggi è stata molto positiva – ha dichiarato l’assessore Di Cocco – Finalmente, grazie alla stretta sinergia ‘Urbanistica-Marina’ si sta dando il via a quello che è lo strumento mantra da applicare a breve, medio e lungo periodo per lo sviluppo urbanistico della Marina. Ritengo che tale impianto, benché in fase preliminare, possa servire da stimolo a chi oggi, e gli strumenti lo permettono, di investire sulla Marina, consci che c’è in itinere una pianificazione. Concludo che per rendere attrattivo un territorio attira investimenti”.
“Nell’ambito dello studio illustrato oggi – ha riferito l’assessore Muzio – state analizzate le criticità sulla viabilità, sulla portualità, sui vincoli e sul mantenimento della qualità delle acque. Lo scopo è quello di ampliare il fronte del lungomare e di consentire ampi spazi di visuale con la possibilità di rendere pedonale e ciclabile parte del litorale. I tecnici, infatti, hanno avanzato la loro proposta che si basa sulla pedonalizzazione da Capoportiere a Foce Verde, utilizzando un assetto di viabilità che richiama quella del Piano regolatore generale del 1972 e del Ppe del 1983. La scommessa è quella di creare un corridoio verde, che corrisponde all’attuale via del Lido, per suggellare un avvicinamento tra centro città e mare, utilizzando questa strada per il traffico pedonale e lento e allo stesso tempo puntare sulla Mare -Monti per il traffico veicolare e pesante. L’obiettivo è quello di decongestionare il traffico, utilizzando vie alternative e accedere sul tratto B con bus e navette, oltre che con biciclette e a piedi. Latina, del resto, è naturalmente predisposta alla filosofia delle ‘città dei 15 minuti’. A noi spetta il compito di portare questa filosofia all’interno della pianificazione”.
L’assessore Muzio ha evidenziato come la portualità sia stata ricompresa nello studio preliminare illustrato, ricordando che già nel 2007 c’era una richiesta di 2. 700 posti barca. “La portualità che rappresenta ancora oggi l’ennesima criticità che abbiamo ereditato, va assolutamente trasformata in possibilità”, ha commentato Muzio.
La delegata del sindaco all’Urbanistica ha sottolineato come lo studio preliminare sulla Marina, essendo in un momento di pianificazione, vada condiviso, attualizzato, reso compatibile con le esigenze di sviluppo sociale ed economico della città, ivi inclusa la destagionalizzazione, motivo per il quale “insieme ai tecnici in commissione è stato dato ampio spazio al tema della rigenerazione urbana prevista dalla legge regionale numero 7 del 2017”. “La rigenerazione noi la vogliamo assolutamente favorire – ha proseguito Muzio – perché garantisce il miglioramento urbanistico. Attraverso la normativa della rigenerazione, fin da subito i proprietari di immobili che insistono sul territorio possono, ai sensi dell’articolo 4, fare istanza per il cambio di destinazione d’uso oppure attivare una procedura più semplice, attraverso il Suap, per adibire gli immobili ad attività ricettive temporanee, tipo B&B e guest house, senza modificarne la destinazione urbanistica”.
Muzio si è soffermata anche sui dati dell’abusivismo edilizio: “Sul lungomare di Latina, prima del 1983 si contavano 98mila metri cubi di cemento abusivo; ad oggi è stata accertala la presenza di 250mila metri cubi di immobili abusivi. Per la gran parte sono in corso le procedure di condono, ma l’escalation dell’abusivismo ci fa comprendere come per anni il litorale sia stato maltrattato invece di essere utilizzato come risorsa primaria per lo sviluppo della città”.
“Purtroppo – ha concluso l’assessore all’Urbanistica – tra le varie carenze ereditate dalla precedente amministrazione, c’è quella del mancato adeguamento, che doveva essere fatto due anni fa, del nostro Prg al Ptpr. E questo impatta negativamente sulla pianificazione, fermo restando che l’amministrazione già sta provvedendo a risolvere il problema in sede di conferenza dei servizi con la Regione e il Ministero per la firma della delega urbanistica al Comune, da parte della Regione Lazio, per la quale oggi in commissione è stato approvato all’unanimità il testo definitivo che sarà portato a breve in Consiglio comunale”.