Latina non rinuncia al Centro di alta diagnostica. C’è un gruppo di associazioni e movimenti che, riunitosi lunedì scorso all’hotel Europa insieme all’avvocato Loffredo Loffredi, responsabile pontino della Fondazione Roma, ha dato vita ad un comitato per la promozione di un documento utile alla causa. Si tratta di un protocollo d’intesa, per il quale si chiede l’adesione di forze politiche, sindaci, istituzioni, organizzazioni del terzo settore, associazioni di categoria, ordini professionali e organizzazioni di rappresentanza, Comune e Provincia di Latina, ciascuno per la propria competenza. E’ in buona sostanza un impegno a: rispettare quanto assunto il 14 aprile 2015 la sottoscrizione del protocollo di intesa e successivi accordi quadro; di promuovere azioni giudiziali laddove venissero meno gli impegni assunti con il Protocollo e si configurassero gli estremi per danno erariale; di adempiere rispetto alle osservazione della Regione Lazio determinazione n. G05689 del 3.05.2017 Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali – Area Pianificazione e Controllo Strategico, Verifiche e Accreditamento; di provvedere ad una nuova istanza di accreditamento per l’installazione del tomografo ibrido PET-RM di intensità di campo magnetico statico pari a 3 Tesla; di aprire, nelle more della successiva autorizzazione, il Centro di Alta Diagnostica prevedendo l’ impiego dei radioisotopi finalizzati alla diagnostica PET e dei macchinari autorizzati.
Il documento è stato già firmato dai promotori (rappresentanti di associazioni e movimenti) che sono: Simona Mulè, Centristi per l’Europa della Provincia di Latina; Gianluca Di Cocco, Idea Latina, Andrea Tiberi, Associazione culturale Futura, Massimiliano Bruno, Movimento Latina, Alessandro Saieva, Forza Italia senior Latina, Giorgio Loddo, Forza Italia senior provincia di Latina, Mario Romanzi, Gioventù Nazionale, Annamaria D’Achille, Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti provincia di Latina, Benedetto delle Site, Giovani Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti Lazio, Antonio Bottoni, Contribuenti Italiani e CO.DI.CI. Latina, Giovanni Baiano, Associazione socio culturale Campana Latina, Antonio Formiconi, Associazione Centogiovani, Gianfranco Pitton, Rotary Club San Marco, Loiero Giuliana, Inner Wheel Latina, Antonino Vitale, Associazione nazionale dei Carabinieri di Latina, Nicola Catani, Associazione Costruire Insieme, Giuseppe Trabucco, Adiconsum, Antonio Villano, Lega Consumatori Provincia di Latina, Marina Bellia, Associazione Age Latina e Lazio, Fiorella Mancini, Centro Italiano Femminile Latina, Pasqualino Campo, Associazione Diabetici della Provincia di Latina – FAND, Antimo di Biasio, Cooperativa AssistenzAmica, Valentina Pappacena, Associazione Valore Donna, Ferdinando Tripodi, Associazione Diritti e Legalità, Filippo Cerina, Associazione Socio Culturale Sarda “Cerdena” Latina, Giovanni Lantieri, Ali e Radici Onlus, Alessandro Pontecorvi, Rotary Club Monti Lepini, dottor Alessandro Rossi.
Il comitato chiede che tutte le istituzioni del territorio della provincia di Latina condividano questo percorso attraverso una mozione da approvare nelle proprie sedi e a farsi promotori e garanti di ogni azione, nel rispetto delle norme, presso le sedi di competenza al fine di garantire l’ apertura del Centro di Alta Diagnostica in Latina. L’impegno è rivolto anche al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti affinché assicuri, fermo restando il superamento dei rilievi di natura burocratica ed amministrativa, l’autorizzazione all’installazione di un tomografo ibrido PET-RM di intensità di campo magnetico statico pari a 3 Tesla presso il Centro di Alta Diagnostica di Latina.
I rilievi di natura burocratica e amministrativa, secondo il comitato facilmente superabili, sarebbero alla base della recente negazione da parte della Regione Lazio dell’autorizzazione del tomografo ibrido PET-RM. Circostanza che ha di fatto “smantellato il progetto che punta a fare di Latina un centro di eccellenza”. Dunque la richiesta del rispetto dell’accordo del 2015, di promuovere azioni giudiziali laddove venissero meno gli impegni assunti, la richiesta al presidente della Regione di assicurare l’autorizzazione all’installazione del tomografo ibrido Pet-rm, e infine di aprire il centro di alta diagnostica nelle more di successiva autorizzazione.