Latina non è “sinonimo” di caporalato, la Celentano incontra il sindacato indiano

Questa mattina, in risposta alla tragica morte di Satnam Singh, il sindaco di Latina Matilde Celentano ha incontrato i rappresentanti del sindacato indiano BMS. L’incontro, che ha visto la partecipazione del presidente nazionale Shri Saji Narayana e del vice segretario generale Shri Surendra Kumar Pandey, si inserisce nell’ambito del V congresso confederale di Ugl.

All’incontro hanno partecipato anche Armando Valiani, segretario di Ugl Lazio, Ivan Vento, responsabile Ugl Latina, Stefano Andrini, segretario di Federazione Ugl, Tullio Gabriele, presidente nazionale Uai, Kaur Mangaljeet, operatrice del patronato Senas, e Singh Harmanpreet, rappresentante della comunità indiana per la Uai.

Il sindaco Celentano ha espresso l’apertura del Comune a tutte le associazioni e sindacati per costruire una base solida affinché tragedie come quella di Satnam Singh non si ripetano mai più: “Come ho avuto modo di spiegare anche durante la manifestazione organizzata dalla comunità indiana nella giornata di ieri – dichiara il sindaco Matilde Celentano – la porta del Comune è aperta a tutte le associazioni e a tutti i sindacati, perché insieme si possano costruire le basi perché non ci sia mai più un altro Satnam Singh”.

La prima cittadina ha invitato i rappresentanti del sindacato BMS, che conta 20 milioni di iscritti in India, a visitare le aziende del territorio per dimostrare che Latina non è sinonimo di caporalato, ma ospita anche attività virtuose che operano legalmente. Celentano ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra associazioni, sindacati e istituzioni per promuovere la legalità e proteggere i lavoratori: “Questo primo incontro di oggi ha avviato una collaborazione che mira a fare luce sulla situazione dei lavoratori e, soprattutto, che vuole iniziare un cammino di legalità perché quanto accaduto non sia un’etichetta per il nostro territorio. Nella provincia di Latina, infatti, ci sono aziende virtuose che rispettano le regole e rappresentano un fiore all’occhiello e siamo pronti a condannare sfruttamenti e illegalità e a fare gruppo perché episodi come quello che ha causato la morte di Satnam Singh non si ripetano mai più. Solo con una sinergia tra associazioni, sindacati e istituzioni si può trovare la chiave per aiutare tanti lavoratori a intraprendere percorsi per abbattere il muro dell’illegalità”.

Il sindaco ha ribadito l’impegno del Comune di Latina nel condannare lo sfruttamento e l’illegalità, promuovendo allo stesso tempo una sinergia tra le parti coinvolte per garantire migliori condizioni di lavoro e legalità sul territorio.