Il Tar Lazio, in accoglimento del ricorso di Rida Ambiente, ha annullato la determinazione della Regione Lazio – Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti del 12 febbraio 2015, n. GO1217, recante il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale alla Eco Ambiente Srl per la realizzazione di un impianto di Tmb a ridosso della discarica di Borgo Montello. La sentenza è stata depositata questa mattina.
“Con la determinazione regionale la Eco Ambiente, che è già titolare, in regime di affidamento diretto e di privativa comunale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica di Borgo Montello (discarica al momento chiusa, ndr)), avrebbe avuto anche la possibilità di costruire un impianto Tmb per la produzione di combustibile solido secondario, ha commentato l’amministratore della Rida, Fabio Altissimi.
“Grazie a quest’autorizzazione – aveva rilevato Rida Ambiente nel ricorso – la Eco Ambiente estenderà il proprio ambito di attività, senza procedure a evidenza pubblica e senza separazione societaria, da un settore in privativa (smaltimento dei Rsu) a un ambito operante in regime di concorrenza il cui bacino di utenza viene a coincidere con quello in cui opera la ricorrente”.
“Peraltro – continua Altissimi – la stessa Regione Lazio non ha preso in considerazione un dato importante, ossia che Rida Ambiente è a oggi in grado di soddisfare il fabbisogno di bacino. Peccato che il nostro impianto non sia stato preso in considerazione nella pianificazione di emergenza adottata nel Lazio nel periodo 2007/2008, episodio che già nel 2009 era stato ritenuto dall’Autorità Antitrust meritevole di una segnalazione nei confronti della Regione Lazio ed ha comportato, in accoglimento di altro ricorso di Rida Ambiente, il successivo annullamento parziale dello stesso piano di emergenza da parte del TAR Lazio (sentenza n. 11306 del 18 settembre 2015). Anche ultimamente il nuovo vertice societario della neonata Abc che gestisce la raccolta dei rifiuti nel comune di Latina ha paventato l’ipotesi della costruzione di nuovi impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia. Sono affermazioni che mi lasciano esterrefatto – ha concluso l’amministratore della Rida Ambiente – perché implicano una non conoscenza del territorio che ricadrebbe sulle tasche dei cittadini visto che realizzare uno o due impianti vorrebbe dire spendere circa 40 milioni di euro che, nel caso di un nuovo Tmb, potrebbero essere tranquillamente risparmiati vista l’esistenza e la funzionalità di Rida Ambiente sul territorio”.