Il senatore di Latina Claudio Moscardelli interviene sulla sanità pontina, difendendo l’operato della Regione Lazio sempre più sotto attacco.
La polemica per lucrare voti
“La campagna elettorale – afferma il senatore del Pd – è un’occasione irresistibile per fare polemica e lucrare visibilità e voti. Gli esponenti di opposizione che si lanciano in reprimende sono poco credibili. Le difficoltà sono molte e nessuno può risolverle in una battuta”.
Le assunzioni in deroga
Moscardelli entra nel merito di risorse e personale: “Sul tema anestesisti sono state concesse quattro deroghe – precisa il senatore – per assumere con contratto a tempo determinato e avremo disponibili a breve quattro anestesisti. Altre quattro deroghe sono state concesse per anestesisti con contratto a tempo indeterminato e si sta provvedendo per una procedura più veloce possibile”.
Le difficoltà del cambio vertice
L’esponente del Pd ricorda che la Asl vive un momento di passaggio ai vertici con la partenza di Caporossi e prossima di Cordoni. “Giorgio Casati – afferma – è persona validissima ma ha necessità di stabilità, di collaboratori e di poter rafforzare la struttura amministrativa”.
In vista concorsi per le strutture complesse
“Sono sicuro che Zingaretti – sottolinea Moscardelli – stia intervenendo per assicurare ciò è necessario alla nostra Asl. Casati ha idee per innovare la sanità provinciale in termini di qualità e ha prodotto un piano di rilancio del servizio del territorio per una presa in carico costante delle patologie croniche e per sviluppare il profilo della prevenzione e della promozione degli stili di vita. La fuoriuscita progressiva dal piano di rientro, che pone vincoli per tutti compresa l’attuale opposizione di centrodestra se governasse, sta finalmente consentendo di autorizzare i concorsi per le strutture complesse, per l’assunzione dei medici e degli infermieri e per gli investimenti per edilizia sanitaria a partire dal pronto soccorso”.
Quando c’era la Polverini
Moscardelli ricorda che sul piano della programmazione, l’ospedale di Latina ha ottenuto con Zingaretti la riclassificazione come Dea di II livello, “ossia come ospedale di alta specializzazione, l’unico istituito fuori Roma nel 2008 e cancellato dalla Polverini bel 2010 insieme alla istituzione delle macro aree che ci rendevano tributari di Roma, oggi azzerate”. “Chi ci ha condotto al baratro del debito incontrollato – aggiunge il senatore – e chi nel 2010 ha cancellato 24 strutture ospedaliere nel Lazio tra cui Sezze, Gaeta e Minturno farebbe bene oggi ad essere meno strumentale”.
La richiesta a Zingaretti
Moscardelli, tuttavia, consapevole della necessità di un immediato scatto in avanti chiede al presidente Zingaretti un intervento deciso per dare forza alla nuova direzione aziendale e di dare un segnale forte in termini di risorse per il personale e per le attrezzature alla Asl pontina “che non produce deficit dal 2010 dopo 5 anni di risanamento ampliando i servizi (Rsa e hospice che mancavano)”. “Confido – conclude il senatore democratico – nella pronta risposta di Zingaretti, nella capacità di Giorgio Casati e nella grande professionalità del personale medico e delle professioni sanitarie della nostra provincia”.