“Oggi in Commissione Governo del Territorio è stato presentato il Peg dei lavori pubblici e ci siamo trovati una situazione poco rassicurante. La dirigente del servizio nell’oggettiva e professionale presentazione degli obiettivi, ha presentato un quadro che di certo ci ha lasciati basiti”, esordisce così Giovanna Miele, consigliera comunale di Forza Italia a Latina.
“Faccio delle doverose premesse: primo fatto importante – spiega – è che il Peg è la cerniera tra il potere politico e quello dirigenziale, per cui nella programmazione, organizzazione e economizzazione del Peg è necessaria la condivisione di intenti tra le parti; seconda cosa: è chiaro che il Peg rappresenta la badgetizzazione degli obiettivi in fatto di risorse umane e economiche; terza cosa: il documento deve rappresentare quanto più possibile nel dettaglio le sue prerogative. Abbiamo di contro nella fattispecie del Peg dei Lavori Pubblici un un documento per nulla esplicativo e molto confuso nel suo insieme di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi, le modalità di valutazione e i criteri. Vorrei sottolineare inoltre che nello stesso atto esistono delle voci inerenti l’anticorruzione che risultano prive di fondamento giuridico così come esposte, in quanto difficili da interpretare in sede di valutazione”.
“La costruzione dei Peg dovrebbe essere un momento di sintesi in un’amministrazione e non un’imposizione di un potere sull’altro. Non posso poi non richiamare l’incongruità e l’inutilità che deriva da una richiesta di soddisfazione di obiettivi che però sembrano privi di fattibilità in partenza (cosi come si evince dalla commissione di oggi) in quanto senza strumenti e risorse ampiamente richieste. Le mie preoccupazioni sono rivolte alle ricadute sulla città. Questa gestione amministrativa disorganizzata e confusa, il rischio ipotizzabile di una rottura tra dirigenti (da loro assunti tra l’altro), assessori e sindaco non ci lascia presagire nulla di buono in termini di atti concreti. Non sarà – conclude Giovanna Miele – che si prospetti un fallimento annunciato e forse, a questo punto cercato? Come mai il servizio lavori pubblici è così sprovvisto di personale? Come mai il servizio decoro e ambiente ad esempio invece sono sempre implementati di forza lavoro? Come mai non abbiamo una microstruttura? Come mai c’è una fuga impiegati dal Comune di Latina? Un’ombra copre il palazzo di cristallo di LBC …speriamo che il vento possa portarla via”.