Inevaso l’impegno per la costituzione di uno “sportello amianto” della città di Latina mentre la fibra killer continua ad uccidere. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale Amianto, recentemente entrato a far parte della “Commissione ministeriale di lavoro per la riforma normativa”, attacca duramente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Coletta, al quale invia una missiva, e chiede un progetto e un programma utili alla salvaguardia della salute di tutti i cittadini.
“Ho aspettato, con ansia, che applicasse il Suo programma. Ho seguito con attenzione tutte le Sue iniziative e la Sua attività politico-amministrativa, che non hanno avuto al centro proprio l’ambiente e la salute dei Cittadini, faro della nostra Carta Costituzionale, e fine, alto e nobile, dell’Osservatorio Nazionale Amianto”, scrive Bonanni al primo cittadino del capoluogo pontino. “Già nel maggio del 2017, Lei, nell’incontro istituzionale con Ona, assunse – si legge nella missiva – l’impegno di costituire lo ‘Sportello Amianto’ della Città di Latina, a fronte della disponibilità, a titolo gratuito, di questa Associazione, e di tutti i suoi volontari, ivi compresi i nostri medici e tutti gli altri componenti del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’Osservatorio”. “Una iniziativa essenziale, non onerosa per l’Amministrazione, che sarebbe stata di massima utilità per i Cittadini di Latina, vittime potenziali della pluridecennale esposizione a polveri, fibre di amianto e altri cancerogeni, che si è determinata per via delle attività industriali dei numerosi stabilimenti situati nel territorio, nonché nelle stesse strutture di utilizzo pubblico, come uffici, nosocomi, istituti scolastici, impianti sportivi – spiega il legale, che sottolinea come “l’effettiva apertura dello ‘Sportello Amianto’ avrebbe permesso ai Cittadini di avere un solido ed utile punto di riferimento, non soltanto per il disbrigo delle pratiche burocratiche di prepensionamento amianto, l’indennizzo Inail e il risarcimento dei danni, ma di dare avvio ad una straordinaria azione, ad una giusta fase di riscatto, che avrebbe dovuto portare alla sorveglianza sanitaria di tutti i lavoratori esposti appunto all’amianto e alla messa in sicurezza dei siti contaminati, presenti nella Città e hinterland di Latina”.
“Per questo motivo, mi pregio rivolgere a Lei un ulteriore appello, di cui pongo a conoscenza la Città, affinché sia possibile condividere un progetto ed un programma utili alla salvaguardia della salute di tutti i Cittadini, rispetto al rischio amianto e al pieno accesso a tutti i diritti che le leggi conferiscono” – conclude il presidente Ona nel ribadire, anche a nome dell’associazione, la sua totale e gratuita disponibilità a favore della Città, nel primario interesse della sua comunità.