L’ultima volta che lo avevamo incontrato era stato il 4 febbraio scorso, in occasione dell’evento da lui organizzato, al Circolo cittadino di Latina, per mettere a confronto i diversi candidati pontini alle elezioni politiche del 4 marzo. Perché lui alla politica, vissuta un tempo a tutto tondo indossando la maglia azzurra di Forza Italia, ci era rimasto attaccato per amore del territorio, quello in cui si era costruito una vita con la sua inseparabile compagna, sua moglie, la professoressa Ida Panusa. Questa notte l’onorevole Stefano Zappalà, 77 anni, è morto all’ospedale Goretti di Latina dove era stato ricoverato per una grave crisi respiratoria. Una dipartita che ha scosso la comunità di Latina, dell’intera provincia pontina e degli ambienti politici frequentati a Roma e a Bruxelles.
Consigliere regionale del Lazio dal 1995 al 2000 (Governatore Badaloni), unico consigliere di Forza Italia eletto (opposizione); consigliere comunale azzurro a Latina dal 1997 al 2002 (mille preferenze); eurodeputato di FI dal 1999 al 2009 (ha mancato la terza elezione per un pugno di voti); sindaco di Pomezia dal 2002 al 2005, eletto al primo turno; consigliere comunale di Sabaudia dal 2007 al 2009; assessore regionale del Lazio dal 2009 al 2012, Stefano Zappalà aveva assunto importanti ruoli all’interno del partito di cui era stato uno dei fondatori e dal quale si era recentemente staccato: coordinatore provinciale dal ‘94 al ’97, coordinatore regionale dal ’94 al ’96, poi con l’uscita di Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi, coordinatore regionale vicario (il titolare era Tajani) fino al 1997, capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo. Un curriculum di tutto rispetto…
“A nome mio e della delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia di Stefano – ha scritto in comunicato Elisabetta Gardini, capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo. È stato e sarà sempre – ha aggiunto – un esempio di come si debba e si possa rappresentare con amore e competenza il proprio paese all’interno delle istituzioni europee. Perdiamo tutti un amico che aveva messo al centro del suo impegno umano, professionale e politico quei principi e valori di cui oggi sentiamo particolarmente bisogno. Grazie Stefano”. “Ciao Stefano! Una preghiera ti accompagni in questo viaggio verso il cielo”, ha twittato Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo.
Laureato in scienze strategiche, in scienze matematiche e in ingegneria civile, ufficiale dell’Esercito Italiano, Zappalà aveva fondato oltre trent’anni fa il Lions Club Sabaudia San Felice Circeo Host, il 25 giugno scorso tornato alla presidenza di sua moglie Ida. Trent’anni al servizio della più grande organizzazione internazionale di volontariato che ad oggi conta nel mondo più di 1.400.000 iscritti.
“Esprimo, e con me l’Amministrazione Comunale di Latina – ha dichiarato il sindaco Damiano Coletta -, tutto il mio cordoglio per la scomparsa dell’onorevole Stefano Zappalà, di cui ricordo l’impegno tenace a favore del nostro territorio, e lo sforzo profuso nel tempo per stimolare il confronto politico fra le diverse forze e i cittadini, confronto deputato a migliorare la consapevolezza di ciascuno per le proprie scelte e il proprio ruolo. Le più sentite condoglianze giungano alla consorte e compagna di una vita, professoressa Ida Panusa, e alla famiglia tutta”.
“Oggi se n’è andato un pezzo importante della vita politica della nostra provincia e della nostra città – ha scritto su Facebook il consigliere comunale Nicola Calandrini -. Al fianco di Stefano ho condiviso parte del mio percorso politico, dell’esperienza esaltante della prima forza Italia, è con lui che ho collaborato presso l’assessorato al turismo della regione Lazio, tappa importante per la mia maturazione politico-amministrativa. Alla notizia inaspettata della sua scomparsa, sono rimasto particolarmente scosso. Mi mancheranno i confronti, spesso anche aspri, non lo nascondo, che ho avuto con lui, sempre rispettandolo come uno dei politici pontini più acuti ed efficaci. Non aveva un carattere facile, ma credo che questa sia una delle caratteristiche proprie delle grandi persone. Oggi è per me un giorno di lutto, condiviso da tutta la comunità di Fratelli d’Italia, nel quale esprimo soprattutto la mia vicinanza e le mie più sentite condoglianze alla cara moglie Ida. Ciao Stefano”.
“Quando viene meno un amico scopri le tante ragioni dello stare insieme – sono le parole del consigliere regionale Giuseppe Simeone affidate ai social -. Tutto appare in una luce diversa. Stefano Zappalà è stato per chi fa politica, un riferimento costante e stimolante. La sua scomparsa, dopo una malattia che non ne ha mai fiaccato lo spirito da combattente e il sorriso anche quando la stanchezza cercava di segnarlo, lascia un vuoto nella politica tutta e in noi che abbiamo condiviso in gran parte il suo lungo percorso come consigliere comunale a Latina, consigliere e assessore regionale del Lazio, sindaco di Pomezia e parlamentare europeo. Stefano è stato un giocatore scaltro, leale, tenace nella sua azione politica ottenendo grandissimi risultati per i cittadini e una provincia come quella di Latina che ha sempre posto quale motore di ogni azione. E’ stato tra i precursori e fondatori di Forza Italia e della costruzione di una casa per i moderati pontini. Non si è mai nascosto anche quando le posizioni che assumeva diventavano di rottura ma ci ha sempre messo la faccia. A me, personalmente, mancherà l’uomo capace di visioni di futuro grazie ad una arguta e non comune intelligenza e l’amico schietto di tante battaglie. Alla moglie Ida le mie più sentite condoglianze e il mio abbraccio sincero. Ciao Stefano”.
“Persona di intelligenza acuta – commenta su Facebook l’ex senatore pontino del Pd Claudio Moscardelli – e dal carattere schietto e diretto. Nel Parlamento Europeo ha svolto da protagonista il suo mandato. Mi ha sempre manifestato amicizia e stima. Lo ricordo con grande affetto e mi unisco al dolore della moglie Ida, compagna della sua vita. Ciao Stefano”.
Stefano Zappalà lo avevamo conosciuto in occasione della sua prima elezione che lo aveva portato ad occupare uno scranno in Regione, all’opposizione dell’amministrazione guidata da Piero Badaloni. Pensavamo che non sarebbe stato in grado di cavare un ragno dal buco e invece eravamo stati subito smentiti perché Zappalà aveva capito che per portare avanti le istanze del territorio non serviva criticare il governo ma esercitare su di esso un’azione di persuasione. Nato ad Aci Bonaccorsi (Catania), il 6 febbraio del 1941, già ufficiale dell’Esercito Italiano, sul finire degli anni Novanta conservava la tenacia dell’uomo del Sud e l’inquadramento militare, svolgendo con rigore matematico il calcolo politico che lo avrebbe portato fino al Parlamento europeo con la forza della trasversalità. Eurodeputato nel Partito popolare europeo era stato vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori; della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese; della Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan e UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia. Poi il suo ritorno in Regione come assessore al Turismo della giunta di Renata Polverini.
Di lui conserviamo il ricorso dei suoi messaggi di auguri per le feste comandate, le sue telefonate “dirompenti”, le sue interviste mai banali, gli inviti agli eventi politici e conviviali, il viaggio “didattico” a Bruxelles organizzato per i giornalisti di Latina. Che la terra gli sia lieve. Rivolgiamo alla signora Ida le nostre più sentite condoglianze.
Domani, 16 aprile 2018, alle 15 presso la cattedrale San Marco di Latina, è prevista la funzione religiosa per l’ultimo saluto a Stefano Zappalà.