Venerdì 10 febbraio, alle 9,30, presso l’aula magna del liceo Scientifico Grassi di Latina, prende il via il secondo appuntamento con il convegno: “L’Oscura luminosità della vita e delle opere di Anna Maria Ortese. Percorsi e Analisi”, promosso dal Centro Donna Lilith di Latina. L’iniziativa coinvolgerà oltre al liceo Scientifico Giovan Battista Grassi di Latina anche l’Istituto Tecnico Galilei, il liceo Antonio Meucci di Aprilia, il liceo Scientifico Ettore Majorana, il liceo Artistico Statale di Latina e l’Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Veneto di Latina.
“Nei miei libri ci sono proposte che appaiono ineluttabili, proposte che il mondo rifiuta. Ci vorrebbe rinnovamento, nel mondo, non rivoluzione, che alla fine non cambia niente. L’importante è il rinnovamento”. (Sono parole rilasciate, due anni prima di morire, dalla scrittrice a Goffredo Fofi per “Linea d’ombra” nel 1996). Un testamento letterario e spirituale raccolto e fatto proprio dal Centro Donna Lilith per condividerlo con i giovani studenti latinensi.
“Si tratta di un ambizioso e importante progetto nell’ambito delle iniziative per la celebrazione del trentesimo anniversario dell’associazione – spiega il Centro Donna Lilith – affinché agli studenti dei licei del territorio provinciale e ai loro insegnanti fosse data l’opportunità di approfondire la conoscenza di una delle figure più significative della letteratura italiana del Novecento”.
Un obiettivo che sarà raggiunto grazie all’entusiasmo con il quale le relatrici e docenti Ester Basile, Maria Rosaria Rubulotta e Maria Vittoria Vittori, hanno accettato di confrontarsi con i giovani studenti pontini.
Oltre, alla presenza e al supporto logistico e letterario agli incontri, il Centro Donna Lilith ha concordato con le docenti delle classi partecipanti l’itinerario didattico che sarà inserito nelle programmazioni di classe e d’istituto. Per la preparazione degli studenti al convegno è stata suggerita la lettura di due opere dell’Ortese: il romanzo ”L’Iguana”, e la raccolta di racconti ”Il mare non bagna Napoli”.
Le classi coinvolte in questo progetto, venerdì, 10 febbraio, presenteranno, tutte, un proprio speciale contributo (filmati, opere pittoriche, grafiche, riflessioni ed analisi) sulle opere e la figura di Anna Maria Ortese.
La produzione culturale delle donne oscurata
Anna Maria Ortese è una delle figure più significative del Novecento italiano, che con il suo lavoro ha contribuito al giornalismo nostrano e ha ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti letterari. Una donna forte, una scrittrice, una giornalista, che non viene tuttavia nemmeno citata nei testi di storia e letteratura. Il Centro Donna Lilith, partendo da iniziative culturali come questo convegno, intende opporsi all’oscurantismo che per anni è stato fatto sulla produzione culturale delle donne, nella convinzione che la lotta contro la violenza di genere passi anche attraverso la cultura e nell’affermazione della donna come essere pensante, come persona sociale. Una donna soggetto, e non una donna oggetto, perché a differenza di quanto vogliono farci credere, le donne letterate ci sono state, e sono capaci: possiamo citare Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, a cui non è dedicato nessuno spazio sui manuali scolastici.
L’impegno costante del Centro Lilith
Non è questo il primo progetto realizzato dal Centro Lilith sulla letteratura nelle scuole: in occasione dei 150 anni dello Stato era stato organizzato un progetto che ha poi portato alla pubblicazione del testo ”Tra Scrittura e Politica: Donne Protagoniste del Risorgimento”, nell’Aprile 2015 la mattinata di studi sul tema ”Colonialismo italiano, diaspora e identità culturale attraverso le narrazioni delle donne”.