Come un bollettino di guerra. Emilio Andreoli, anima del gruppo fb “Sei di Latina se la ami”, è diventato una specie di medico di campo. Ogni mattina tiene il conto dei malati, e quando succede, come da alcune mattine a questa parte, aggiorna anche il numero delle vittime. Perché ormai di una battaglia si tratta, e non solo contro la congiuntura economica, quando si parla di commercio nel centro della città. Nei giorni scorsi hanno abbassato per sempre la saracinesca il bar di piazza San Marco e il ristorante le Streghe al Corso. Di oggi, invece, è la chiusura di un’altra attività storia, l’edicola di piazza del Popolo, quella di fronte al Comune. “Un’altra attività storica che chiude i battenti nel nostro centro storico – scrive Andreoli -. Il giornalaio di Piazza del Popolo. Siamo (s)finiti…”
DI COCCO: NON E’ FINITA E in effetti il baratro è vicino. “Di sicuro non è finita qua – tuona Italo Di Cocco -, per tanti anni presidente di Confcommercio a Latina e da qualche giorno nel direttivo nazionale dell’associazione di categoria -. Il decreto Bersani ha stravolto le regole e consente a tutti di aprire un’attività. Se poi l’istituzione che dovrebbe controllare il rispetto delle regole non lo fa, ecco allora che i tanti furbi che aprono violando leggi e prescrizioni possono sottrarre consistenti fette di mercato con la concorrenza sleale, costringere gli onesti a chiudere. E così spegniamo insegne storiche, chiudiamo pezzi di autentico arredo urbano lasciando cattedrali vuote nel centro della città”.
SCONTI SULLE INSEGNE La soluzione, allora? “Ci sono cose che possono essere fatte facilmente, mettendo insieme Comune, associazioni di categoria e proprietari degli immobili. Magari puntando a far abbassare i prezzi degli affitti, costringendo i proprietari che non affittano per tanto tempo a pagari una Imu più alta. Oppure consentendo ai commercianti di pagare una Tosap più bassa sulle insegne”.
ZTL OBBROBRIO La prossima amministrazione dovrà rimettere mano anche alla Ztl. “E’ chiaro che quello che abbiamo oggi è un obbrobrio. Qui il concetto di isola pedonale, o ztl, è stravolto. Bisogna capire che occorre creeare i presupposti per una vasta area pedonale, oppure lasciamo perdere e riapriamo tutto. Dovete dirmi chi è che parte da un borgo, o da un paese vicino, per venire in centro se non trova servizi, se non c’è intrattenimento per i bambini, se non ci sono iniziative. Il centro deve essere un salotto, nel senso che deve essere accogliente, confortevole, deve dare benessere alle persone che voglio trascorrere qualche ora di relax, anche con i loro bambini. Se non si capisce bene questo, è meglio smontare tutto prima che il centro diventi solo un cumulo di macerie”.