Poiché Ecoambiente ha dichiarato di non poter sostenere finanziariamente il completamento della bonifica del bacini S0 della discarica di Borgo Montello se non sarà messa nelle condizioni di continuare ad abbancare rifiuti, il Comune di Latina – visto l’impegno assunto in Consiglio comunale con l’approvazione unanime dell’odg discusso l’11 novembre scorso per impedire la riapertura della discarica – eserciterà il potere sostitutivo e con fondi regionali provvederà agli interventi necessari. E’ la novità emersa oggi nel corso della commissione ambiente, presieduta dal capogruppo di maggioranza Dario Bellini.
A relazionare sull’argomento è stato l’assessore Roberto Lessio che attraverso la proiezione di slide ha ripercorso la storia dei siti di via Monfalcone dalla loro nascita alla situazione attuale. “Dopo 45 anni – ha detto l’assessore all’Ambiente – possiamo affermare che gli invasi Ecoambiente e Indeco sono chiusi, da mesi non transitano camion carichi di rifiuti da conferire nelle discariche, è finalmente iniziata la fase del post mortem”.
Lessio è tornato sulla vicenda della centrale biogas Indeco autorizzata definitivamente a gennaio di quest’anno a seguito di conferenza dei servizi di settembre 2016 a cui il Comune di Latina non ha preso parte, per sostenete ancora una volta che l’impianto – previsto già da anni – è un obbligo di legge conforme per altro al protocollo di Kyoto poiché i gas prodotti dai rifiuti lasciati liberi in atmosfera sono 25 volte più impattanti rispetto alla combustione degli stessi per la produzione di energia elettrica. Dunque, un Lessio assolutamente d’accordo con l’accensione dei motori Jenbacher da 2,6 MWe. Una verità che allontanerebbe, secondo lo stesso assessore, le polemiche sull’assenza del Comune alla conferenza dei servizi. Lessio aveva detto che non era stato messo al corrente dagli uffici della convocazione della conferenza e che comunque la presenza del Comune sarebbe stata ininfluente. Ma oggi ha dichiarato in maniera palese e senza fronzoli di essere fermamente convinto dell’utilità della centrale biogas per una migliore salubrità dell’aria. Quindi in conferenza dei servizi sarebbe potuto andare a sostenere ciò. Ma tant’è, non c’è andato per un evento a sua insaputa. E comunque il risultato non cambia perché l’impianto a tre motori è stato autorizzato e presto entrerà in funzione. Restando sul campo dell’Indeco, Lessio ha ribadito che con l’autorizzazione al capping del bacino S8 e la rinuncia di Indeco alla sopraelevazione dello stesso non entreranno più rifiuti. In quanto al Tmb (Trattamento meccanico biologico) oggetto di richiesta di Aia da parte della Regione non vi sarebbe alcun rischio. E il perché è presto detto perché in provincia di Latina non se ne ha bisogno: un dato che – ha riferito Lessio – emerge anche dal piano regionale dei rifiuti. Stessa cosa vale, secondo la ricostruzione dell’assessore, per un impianto di compostaggio e per il Tmb richiesto da Ecoamabiente (quest’ultimo sub judice – è pendente ricorso al Tar in cui il Comune si è costituito contro la società controllata dalla fallita Latina Ambiente).
Per quanto riguarda Ecoambiente, l’assessore ha riferito dell’esito della seduta del 24 gennaio 2017 del periodico tavolo tecnico sulle attività di bonifica. Ecoambiente, dopo aver consegnato un report su otto infiltrazioni eseguite sotto-vasca (su un totale di 44 programmate) per impedire ulteriore contaminazione del suolo, avrebbe verbalizzato di non poter portare a termine la bonifica senza possibilità di rendere produttivo il proprio sito. Ed è in questo frangente che Lessio ha affermato che se la Ecoambiente non intenderà davvero adempiere all’obbligo di bonificare subentrerà il Comune, grazie ai fondi che la Regione mette a disposizione ogni anno per le bonifiche: “Così è stato fatto per Guidonia e Viterbo”, ha aggiunto Lessio rispondendo a richieste di chiarimento da parte dei consiglieri di opposizione, Matteo Coluzzi e Nicoletta Zuliani. Coluzzi, in verità, ha chiesto lumi anche sulla natura del soggetto a cui affidare questa ipotetica bonifica per conto del Comune. Lessio ha risposto che eventualmente sarebbe da mettere a bando. Zuliani ha chiesto lumi sulla tempistica. Lessio le avrebbe risposto che in generale i tempi di bonifica sono difficili da valutare ma che comunque il primo passo da compiere sarebbe quello di riconvocare Ecoambiente e formalizzare la sua dichiarazione, dopodiché comunicare la decisione di Ecoambiente all’ufficio bonifiche della Regione Lazio. A proposito di Ecoambiente, l’assessore ha riferito anche che i fondi del post mortem sarebbero pari a 12 milioni di euro, stando alle ultime notizie ricevute da Bernardino Quattrociocchi, liquidatore della Latina Ambiente.
La seduta si è chiusa con la soddisfazione della maggioranza Lbc espressa dal presidente Bellini per la chiarezza espositiva dell’assessore Lessio e sopratutto per il chiarimento fornito sulla centrale biogas. Su richiesta del consigliere di opposizione Alessandro Calvi, alla prossima seduta di commissione sarà esaminato, se approvato dalla giunta, il piano economico e finanziario relativo al 2017 del servizio di igiene urbana.
In quanto alla vera novità di oggi fornita da Lessio, ovvero l’intenzione dell’amministrazione comunale di sostituirsi all’inadempiente Ecoambiente per provvedere, a spese della Regione, alla bonifica del sito, probabilmente neanche i vertici aziendali avrebbero sperato in tanto.
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