“Quando si viene interpellati come politici bisogna sempre rispondere perché non si rappresenta solo se stessi, ma tutti i cittadini che ti hanno votato. Ricordo allora alla consigliera Marina Aramini che la sottoscritta si è occupata della questione giochi dei giardinetti già nel novembre 2012 e per tutto il 2013, come potrà leggere cliccando qui e qui ma ancora qui e qui“. Così la dem Nicoletta Zuliani, in questo periodo fuori città, replica a distanza alla consigliera di Latina Bene Comune che l’ha attaccata in un post pubblicato su Facebook in occasione dell’ultima seduta della commissione Trasparenza e Legalità, convocata su richiesta del consigliere del Partito democratico Massimiliano Carnevale per il caso delle giostre dei giardinetti. La commissione, come abbiamo avuto modo di scrivere su questa testata, per due volte consecutive (la prima su richiesta del consigliere Andrea Marchiella di Fratelli d’Italia relativamente agli impianti sportivi) è stata convocata dal vice presidente Matilde Celentano, in sostituzione della consigliera presidente Nicoletta Zuliani, assentatasi da Latina.
La consigliera Marina Aramini, di Lbc, che è vice presidente dell’assise civica, scrive sul suo profilo Facebook il seguente post intitolato “Vaso di Pandora”: “Giovedì in commissione trasparenza – si legge – su proposta del consigliere Carnevale si è discusso delle giostre del parco ormai “Falcone e Borsellino”. Con molta professionalità (che abbiamo tutti apprezzato) la vice Presidente Celentano ha presentato (contrariamente al generale modus operandi della Presidente Zuliani) svariati documenti utili alla discussione. E bisogna ringraziarla del lavoro svolto! Il suo rimbrotto iniziale è stato: visto che siete per la legalità avreste dovuto risolvere il problema delle giostre e poi pensare a cambiare nome, ammettendo però una scomoda verità: in questa vicenda non c’è stata garanzia di legalità: “ho scoperto un vaso di Pandora”. Infatti, è uno dei tantissimi vasi che quasi ogni giorno si scoprono. Spero che la Presidente possa fornire gentilmente a tutti noi l’ulteriore documentazione certamente ricca che ha accumulato sul tema negli anni. Non so cosa addurre a spiegazione, buonismo? lassismo? convenienza? Perché queste giostre hanno attraversato il tempo pressoché indenni? Si perché si deve dire che questa vicenda delle giostre è piuttosto vecchia. Il sequestro del 2013 parla di permesso temporaneo del 2003.
Questo è. Una ennesima inadempienza ANTICA da risolvere sulla quale cmq questa amministrazione, come è risultato dagli atti, già stava affrontando…
Perché sia chiaro: ORA CI SIAMO NOI!! Occorrono sicurezza per i bambini e rispetto delle procedure amministrative? Credo di sì. Far finta di niente o girare la testa dall’altra parte (come per fare un esempio “banale”) nella gestione degli impianti sportivi, conduce solo al caos e alla mortificazione di chi invece le procedure le rispetta”.
Marina Aramini non è nuova a questo genere di uscite. Lo sa bene anche la consigliera Celentano più volte bacchettata dalla professoressa (si ricordi in particolare la discussione in Consiglio per l’istituzione della figura del disability manager quando avrebbe voluto apporre la virgoletta e la parolina giusta alla proposta della consigliera della Lista Calandrini) e ora “allisciata” dalla stessa. E allora Zuliani, che certo non è una bambinetta che se ne sta zitta in punizione dietro la lavagna, le ha risposto per le rime e non replicando al fatto personale ma piuttosto per riportare con i piedi per terra quell’Alice incantata nel paese delle meraviglie a cui qualcuno all’improvviso le scoperchia davanti il vaso di Pandora.
“Strano – scrive Nicoletta Zuliani in un suo post che affida anche lei a Facebook – che nessuno degli attuali consiglieri di maggioranza ricordi oggi di questa “battaglia” per la legalità e di quanto ne è risultato. Forse ancora non erano interessati al bene comune e comunque non non erano evidentemente interessati a seguire le azioni per la legalità che altri già conducevano. E comunque hanno avuto un anno di tempo per occuparsene, ma solo dietro un ulteriore sollecito (sempre dell’opposizione) è stata fatta riemergere questa “nota stonata” nel parco simbolo di legalità Falcone Borsellino. E non è l’unico. Sempre nella Commissione Trasparenza è emerso ormai quasi un anno fa, il simbolico contributo pagato dal Tennis Club sempre nel parco Falcone Borsellino. Non mi pare che nessuno della maggioranza si sia mosso più di tanto pur conoscendo l’imbarazzante status delle cose. Quante commissioni Trasparenza ci vorranno ancora per non dimenticare di doversene occupare?” “La commissione trasparenza – continua con fermezza Zuliani – è e deve diventare uno strumento di tutti i consiglieri, non solo dell’opposizione. Pare che, fatta eccezione per il consigliere Antoci, questioni rilevanti per la legalità, controllo e trasparenza siano sollevate per lo più dai consiglieri della minoranza mentre la maggioranza è più intenta a porsi come difensore dell’operato della giunta. Spero che in futuro a prescindere da chi ne sia il presidente, la maggioranza sfrutti meglio e di più le potenzialità di questa commissione consiliare nel rispetto del compito precipuo del consigliere (lo ricordo, sia di minoranza che di maggioranza) che il Tuel definisce di controllo ed indirizzo rispetto all’operato dell’amministrazione”.