Lavori finiti al porto-canale di Rio Martino. La conclusione dell’opera dopo quasi un ventennio dall’avvio dell’iter. Ora si guarda al futuro per la gestione dei posti barca nell’ottica del turismo, della pesca e del rilancio economico del territorio calato tra le bellezze del Parco nazionale del Circeo.
Il punto sul termine dei lavori è stato fatto questa mattina nel corso di un sopralluogo a cui hanno preso parte il presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, il progettista e direttore dei lavori, professor Alberto Noli oltre al dirigente del settore viabilità della Provincia, l’ingegner Angelica Vagnozzi e al responsabile unico del procedimento ingegner Americo Iacovacci. Il professor Noli e i tecnici hanno spiegato al presidente e ai giornalisti intervenuti i dettagli dell’opera il cui costo, per il secondo stralcio i cui lavori sono iniziati nel 2016, si aggira intorno ai 7,5 milioni di euro. Il progetto prevede di ospitare in futuro circa trecento posti barca mentre è parte integrante della stessa opera anche un’area oggetto di rinaturalizzazione della duna originaria a ridosso della foce del canale sul territorio del comune di Sabaudia in pieno Parco nazionale del Circeo.
“La Provincia, insieme alla Regione e al Ministero che hanno dato il loro contributo – ha affermato durante l’incontro la presidente Della Penna -, ha fatto la propria parte anche in termini di competenze sul piano tecnico visto che la realizzazione dell’opera è stata completamente a carico del nostro ente. Sono orgogliosa di poter dire che a distanza di tanti anni ormai dall’inizio dell’iter ci avviamo alla conclusione dello stesso con questo secondo stralcio di lavori realizzati nel giro di un anno. Ovviamente il nostro impegno come ente non finisce qui. Siamo in presenza di un’opera importante, fondamentale per lo sviluppo di questo territorio e non solo dei comuni che la ospitano, e per questo ritengo che come Provincia possiamo continuare a dare il nostro sostegno sul piano tecnico e organizzativo proprio per il ruolo di ente di area vasta che ci viene riconosciuto dalla legge. Si tratta di mettere insieme più protagonisti, in questo caso i Comuni di Latina e Sabaudia, per collaborare con loro e coordinare tutti i lavori post opera che per noi diventa fondamentale a tutto il territorio provinciale e quindi all’utenza futura. Sono pronta a convocare un tavolo di confronto con i Comuni e gli enti interessati proprio per parlare del futuro del porto canale“.