Latina, lavoratori OSA in stato di agitazione: il 27 marzo sit-in sotto il Comune

Il 27 marzo alle ore 11, i lavoratori della Cooperativa OSA terranno un sit-in sotto la Torre Civica di Latina per chiedere risposte sul proprio futuro occupazionale e sulla continuità dei servizi sociali del Comune.
La protesta nasce dalla mancata apertura di un tavolo tecnico da parte dell’amministrazione comunale, nonostante le numerose richieste avanzate dai sindacati. Il contratto d’appalto, scaduto il 21 dicembre 2023, è attualmente in proroga fino al 20 giugno 2024, ma l’assenza di certezze sul nuovo bando e i tagli previsti nel capitolato hanno fatto esplodere il malcontento tra i lavoratori.

Stato di agitazione e tagli previsti

Le sigle sindacali FP Cgil, Cisl FP, Uil Fpl e Usb hanno dichiarato ufficialmente lo stato di agitazione e sottoscritto la richiesta di confronto con il Comune.
Dopo anni di richieste di confronto rimaste senza risposta, il Comune continua a non garantire alcuna tutela ai lavoratori della cooperativa sotto il profilo normativo ed economico.”
Il capitolato pubblicato e poi ritirato in autotutela prevedeva una riduzione delle ore lavorative settimanali:
•Addette alle pulizie: da 20 ore a 10 ore
•Autisti: da 30 ore a 25 ore
•Coordinatrici: da 30 ore a 25 ore
•Educatrici: da 27 ore a 20 ore
•Settimane lavorative retribuite: da 52 a 50
Inoltre, il servizio di assistenza domiciliare presenta criticità legate ai costi del lavoro, che non rispettano le tabelle ministeriali aggiornate a gennaio 2025. Preoccupazioni emergono anche per il servizio di integrazione scolastica, il cui ridimensionamento potrebbe compromettere il supporto agli studenti con disabilità.

Solidarietà ai lavoratori

I sindacati di Latina esprimono la loro piena solidarietà ai lavoratori della Coop. OSA: “Sappiamo che la gara d’appalto per questi servizi essenziali non è stata ancora bandita, nonostante la scadenza sia avvenuta mesi fa. Inoltre, il nuovo capitolato prevede riduzioni di spesa che avranno ripercussioni negative sia sulle prestazioni offerte alle persone in difficoltà, sia sugli stipendi dei lavoratori. Non è nostra intenzione puntare il dito contro un facile bersaglio, ma è deludente vedere come una questione così importante finisca per abbassare la qualità della vita cittadina.”

Richiesto l’intervento del Prefetto

Le organizzazioni sindacali, oltre a dichiarare lo stato di agitazione, hanno richiesto al Prefetto di Latina l’attivazione del tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dalla legge, per evitare ulteriori tensioni e garantire la continuità occupazionale e dei servizi sociali.
Se non arriveranno risposte concrete, le mobilitazioni sono destinate a proseguire.