Hanno fatto perdere le loro tracce in un campo di mais alla periferia di Latina, ma hanno dovuto rinunciare al grande colpo che avevano programmato di mettere a segno. Ad ostacolare il loro intento criminoso, questa notte, ci hanno pensato gli agenti della Squadra Volante che hanno inseguito, dovendo rispondere anche al fuoco, tre malviventi a bordo di un’auto fino a spingerli in un vicolo cieco della Migliara 43 e mezzo: una proprietà privata accessibile da un ponticello che il conducente della vettura ha imboccato nella speranza, forse, di riuscire a seminare la Polizia. Ma il campo coltivato a mais ha impedito che la folle corsa continuasse e così i tre banditi hanno abbandonato la vettura e si sono dileguati con la complicità del buio.
Tutto è iniziato intorno all’1.30 quando i tre individui sono stati notati nei pressi della filiale della Banca Popolare del Lazio a Borgo San Michele. La segnalazione era arrivata ai carabinieri e alla polizia. Quando sono confluite le quattro Volanti, l’auto sospetta stava già percorrendo la Monti Lepini in direzione dell’Appia. Al controllo della targa la stessa non risultava corrispondente a marca e modello dell’auto seguita, ovvero una Opel Insigna. A questo punto gli agenti hanno tentato di accostare la vettura intimando l’alt. Ma a questo punto l’Opel si è lanciata in una folle corsa passando a tutta velocità anche l’incrocio con il semaforo rosso. Presa la Migliara la pressione sul pedale dell’acceleratore è calata, ma dal finestrino posteriore sinistro è spunta un’arma, pistola o fucile, dalla quale sono stati fatti esplodere due colpi contro le auto della Polizia che ha risposto con due spari in aria. Poi la fine sul campo di mais.
La Opel abbandonata dai tre malviventi è risultata una delle vetture rubate il giorno precedente a Borgo Grappa. Mentre le targhe applicate alla stessa erano state rubate poco ore prima, dall’allarme scattato a Borgo San Michele, da una Dacia nei pressi di Cisterna. Questa mattina il proprietario della Dacia non era ancora al corrente di aver subito il furto delle targhe. All’interno dell’Opel abbandonata sono stati rinvenuti un piccone, cacciaviti e un rotolo di tubo di gomma.
Per tutta la mattina le zone interessate agli eventi sono state passate al setaccio dalla Scientifica. In particolare la Opel è stata sottoposta a rilievi finalizzate a repertare tracce biologiche per l’esame del dna.
Erano armati i tre malviventi, avevano rubato un’auto sulla quale avevano messo una targa pulita. Si preparavano all’assalto, un colpo evidentemente molto appetibile.