“Patrizia Ciccarelli gode della nostra fiducia, perché persona capace”. Così Pietro Gava, segretario di Latina Bene Comune, il giorno dopo la notizia del sequestro di via degli Osci che pone al centro di un’indagine per truffa, falso e distrazione di fondi regionali Salvatore Forlenza, marito dell’assessore Ciccarelli con delega ai servizi sociali. “Siamo in attesa di conoscere meglio i dettagli di questa vicenda – aggiunge il segretario del movimento civico -. Comprendiamo le richieste di dimissioni che ci arrivano da più parti, ma vogliamo ricordare che anche a luglio scorso si era alzato un polverone su Forlenza per un’altra inchiesta poi conclusasi per lui con un’archiviazione. Allora dico che prima di alzare i polveroni bisogna essere prudenti. Quando siamo stati noi, in campagna elettorale, ad alzare i polveroni lo abbiamo fatto con cognizione di causa e per questo siamo stati votati”. Dunque, Latina Bene Comune fa quadrato attorno all’assessore utilizzando l’arma del garantismo.
A chiedere le dimissioni dell’assessore Ciccarelli ci ha pensato, ad esempio, Marco Savastano di CasaPound: “Come movimento politico e come associazione sociale legata al territorio chiediamo le immediate dimissioni della Ciccarelli e la verifica sull’effettiva assegnazione delle case dell’Erp”. Anche CasaPound si dichiara garantista sulle pendenze di Forlenza e consapevole del fatto che i presunti reati commessi dal marito non possano ricadere sulla moglie, ma… “la politica impone, soprattutto in questo momento storico della città, un cambio di passo”. Savastano entra nello specifico della richiesta di dimissioni motivandola con una doppia ragione: “In primis per una questione di trasparenza cui il Comune dovrebbe tener conto, in seguito perché il filone di inchieste legato al marito sono tutte legate al mondo delle cooperative che proprio in questi mesi di governo Lbc hanno tanto fatto discutere per la questione immigrazione e richiedenti asilo”.
Sull’argomento interpelliamo anche Nicoletta Zuliani, consigliere comunale di opposizione, presidente della commissione Legalità e Trasparenza: “Se fosse capitato a uno di noi, intendo del Pd – commenta -, sarebbe scoppiato il pandemonio. Si è creato un contesto di inflessibilità a garanzia della trasparenza e della legalità che Lbc ora si trova a dover gestire in deroga”.
Per il consigliere di maggioranza Fabio D’Achille quanto accaduto ieri in via degli Osci, dove la Polizia Locale ha apposto i sigilli a locali del Comune in uso della società Cosmopolitan, “è il risultato di un’azione d’ufficio e come tale deve essere rispettata, tanto più per il fatto che riguarda un intervento a difesa del Comune. Forlenza ha tutto il diritto di difendersi nel modo che riterrà più opportuno”.