Le istanze dei borghi di Latina raccolte dalla consulta dell’associazione Minerva sul tavolo del sindaco Damiano Coletta.
L’associazione presieduta da Annalisa Muzio sarà ricevuta a breve dal primo cittadino insieme alla consulta dei borghi, dello stesso sodalizio, presieduta da Velentina Di Meo.
“Non solo erba alta – spiega l’associazione – e strisce pedonali assenti in prossimità dell’uscita delle scuole ma mancanza di programmazione e mal gestione delle politiche di accoglienza i fattori che maggiormente stanno mettendo a rischio la vivibilità in alcune zone della nostra città che da fulcro storico pieno di tradizioni della nostra Bonifica ora stanno diventando sempre più periferie abbandonate a se stesse”.
In occasione della fissazione dell’incontro con il sindaco, la consulta dei borghi ha preparato un documento riepilogativo delle diverse istanze raccolte sul territorio. Di seguito il testo.
Borgo Santa Maria (rappresentato da Lorena Fantinato). Per riguarda questa zona è stato sottolineato che non esistono luoghi di incontro per la socializzazione; la parrocchia ha chiuso i luoghi esterni ed interni e la Casa Cantoniera, che potrebbe essere aperta ad associazioni e cittadini, è chiusa. I residenti chiedono, inoltre, la recinzione del parco giochi oggetto di continui atti vandalici. Allarmanti anche le condizioni della scuola dove ci sono problemi strutturali che riguardano soprattutto la palestra.
Borgo Grappa (rappresentato da Mauro Gatto). Per Borgo Grappa i residenti, lamentano la mancanza di risposte da parte del Comune, nonostante i numerosi incontri fatti lo scorso aprile, per il parcheggio di Rio Martino. Situazione questa che rischia di creare ulteriore pregiudizio per la vocazione turistica del borgo che, con la chiusura del porto canale sta perdendo la sua capacità di sviluppo. Incompiuta, inoltre, la pista ciclabile che dovrebbe collegare il borgo al mare. Ancora da ultimare il marciapiede di via Litoranea diventata ad alta percorrenza a dunque pericolosa per i pedoni.
Borgo Montello e Le Ferriere (referenti Andrea Corato e Alfredo Canini). La politica di accoglienza intrapresa dall’Amministrazione ha previsto l’apertura nel comprensorio di tre distinte strutture che, situate a breve distanza l’una dall’altra, ospitano almeno 300 persone. I richiedenti asilo sono letteralmente ammucchiati nei centri con intuibili conseguenze negative sia per gli immigrati che per i residenti dei borghi. La precaria situazione va ad aggiungersi alla presenza dell’ormai famoso centro “Al Karama”, adibito a campo accoglienza per i nomadi che, con circa 100 ospiti ufficiali, si trova in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie e di degrado assoluto. Non di minore importanza i problemi della manutenzione stradale, in particolare di fronte l’ingresso della scuola elementare.
Borgo Isonzo (rappresentato da Cristina Iacovacci). I residenti lamentano di vivere in un borgo che in realtà neppure esiste sulle mappe che riportano la configurazione del territorio comunale. A seguito di verifiche il borgo, infatti, non sarebbe identificato come nucleo abitativo ma come agglomerato viario. Anche qui non ci sono luoghi di aggregazione e per quanto riguarda la viabilità è stata segnalata più volte la pericolosità, e la mancata manutenzione, della rotatoria sotto il ponte della Pontina che peraltro rappresenta, in questo modo, un pessimo biglietto da visita per chi entra in città.
Latina Scalo (referente Giorgia Corsaletti). Per Latina Scalo, che ad oggi conta circa 127 mila abitanti, è stato evidenziato lo stato di inagibilità di molti marciapiedi e strade urbane. Preoccupante la pericolosità dell’incrocio di via del Murillo, dove si continuano a registrare incidenti stradali mortali; inoltre i cittadini lamentano il degradante stato in cui versano i parchi “Faustinella” e quello di via Parmenide dove le panchine e i giochi sono inutilizzabili e le aree verdi non vengono curate. Anche per la zona di Latina Scalo sono state presentate numerose istanze per l’asfalto dissestato nei pressi dei plessi scolastici. Per quanto riguarda la stazione ferroviaria non sono state previste ancora discese per carrozzine, bagagli e disabili. Il tutto è documentato da foto dimostrative che verranno consegnate al sindaco.
Borgo Sabotino (referente Fausto Furlanetto). Per il borgo si chiede l’utilizzo degli spazi interni della Casa Cantoniera da adibire a centro di aggregazione e per la limitrofa Foce Verde (referente Piero Tognin) si chiede, invece, l’urgente sistemazione di Piazzale dei Navigatori e la salvaguardia delle spiagge; problema questo non più rinviabile vista la condizione attuale del nostro lungomare con conseguenti danni economici per i tanti operatori (ristoranti, bar, stabilimenti e negozi).
Borgo Faiti (referente Antonio Di Trapano). I residenti lamentano lo stato degradante della scuola e degli spazi pubblici con panchine e giochi inutilizzabili e aree verdi non curate. Si segnala, inoltre, la pericolosità dell’accesso al borgo attraverso la via Appia, ancora oggi, completamente al buio. Critiche le condizioni in cui versano strade e canali per la manutenzione dei quali, onde evitare allagamenti in vista dell’arrivo delle piogge, stanno provvedendo il Comitato Comprensorio Faiti con la collaborazione di alcuni residenti.
“Come è evidente – commenta Muzio – non si tratta di una lista della spesa ma di problemi che vanno risolti subito per potere permettere ai tanti residenti dei borghi una vita dignitosa. Non possiamo rimandare oltre, non accetteremo altre promesse come le tante fatte in questi anni ma cercheremo, insieme all’amministrazione, di trovare soluzioni adeguate, magari riuscendo ad accedere a nuovi fondi europei che prevedono la manutenzione delle zone periferiche così come fanno tante altre città. Ben vengano i parchi innovativi ma qui stiamo parlando di servizi essenziali che ogni amministrazione deve riuscire ad assicurare ai propri cittadini”.