Prosegue a gonfie vele la rassegna “Public History in Latina”: il terzo appuntamento da “Bacco e Venere” è con Dario Petti e il suo libro “Clementina Caligaris. Storia di una consultrice”, edito da Atlantide.
Il libro narra la storia della maestra che nel 1945 fu una delle prime tredici donne italiane ad entrare a far parte di una istituzione politica, la Consulta nazionale per la Costituente, in rappresentanza del Psi di Pietro Nenni. Di origine vercellese la Caligaris era giunta a Sezze giovanissima nei primi del ‘900 per insegnare nelle locali scuole elementari, qui conobbe e sposò il prof. Temistocle Velletri futuro primo sindaco socialista del comune setino. Caligaris si distinse per il suo impegno accanto alle famiglie dei braccianti dei Monti Lepini organizzati nelle Leghe di resistenza, soprattutto delle donne su cui esercitava “un forte ascendente” secondo le forze di polizia. Come scrive l’autore “negli anni antecedenti la Grande Guerra, la presenza di una donna espressione del territorio capace di tenere comizi nelle piazze dei paesi lepini e della pianura pontina era una novità assoluta”.
Notevole fu anche il suo impegno a difesa dei diritti delle maestre elementari nella Unione Magistrale Nazionale, all’epoca principale sindacato della categoria. Il fascismo la cacciò da Sezze assieme alla famiglia per le sue idee politiche costringendola a rifugiarsi a Velletri e il suo caso fu anche dibattuto nel Parlamento nel maggio del 1923, con capo del governo Mussolini. Ma una volta caduto il regime il Psi di Pietro Nenni non si dimenticò del suo lungo impegno nel territorio lepino-pontino e la nominò componente della Consulta nazionale che entrò in funzione a Palazzo Montecitorio il 25 settembre del 1945. La Caligaris può essere considerata una antesignana della militanza politica femminile capace di attraversare l’Italia liberale, fascista e repubblicana, smettendo il suo impegno attivo solo alla soglia degli 80 anni, una ricerca condotta su molteplici fonti d’archivio, da quelle di polizia a quelle giudiziarie e comunali, dalle fonti a stampa a quelle orali. Dario Petti, laureato in sociologia, oggi editore, alle spalle numerose pubblicazioni di storia sociale e politica del territorio pontino, sarà affiancato da Maria Antonietta Garullo, ricercatrice universitaria in filologia, saggista e animatrice dell’associazione ARCO (Arti Contemporanee) e da Gianni Ripani, ex corrispondente de “l’Unità” da Latina, autore negli anni ’70 di interviste agli anziani di Sezze sulla storia del loro primo ‘900, già docente di italiano e storia negli istituti superiori oggi dirige laboratori di scrittura a Viterbo.
L’appuntamento è per il 13 novembre, con inizio alle 18 e 30 presso l’enoteca, “Bacco e Venere” di Latina in via Padre Reginaldo Giuliani 12.