“Quello che si è consumato nei pressi del lido di Latina e del lago di Fogliano, in pieno Parco Nazionale del Circeo, come hanno più volte sottolineato gli attivisti del ‘Meetup 256′ protagonisti di un esposto alla Corte dei Conti che io stessa ho sottoscritto a maggio, ci appare a tutt’oggi come uno dei fallimenti costati maggiormente ai cittadini di Latina e dell’intera provincia: sia per perdite in denaro pubblico che di opportunità occupazionali. E con l’ultima drammatica beffa di una possibile svendita di terreni di enorme pregio che ora rischiano di essere acquistati molto al di sotto del loro reale valore”. E’ quanto dichiara oggi il consigliere regionale Gaia Pernarella, prima firmataria di un’interrogazione sulle terme di Fogliano rivolta al presidente Nicola Zingaretti, e agli assessori Gian Paolo Manzella, Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Start-up, “Lazio Creativo” e Innovazione, e Alessio D’Amato, Sanità e Integrazione Socio – Sanitaria. L’iniziativa regionale a cinque stelle fa seguito alle recenti interrogazioni del M5s alla Camera e al Senato.
“Nell’ambito delle competenze regionali – sottolinea Pernarella -, con la nostra interrogazione intendiamo capire come il Comune di Latina abbia adempiuto a tutte le prescrizioni previste nella delibera di Giunta Regionale del 23 dicembre 1993 con cui la Regione Lazio gli rilasciava per trent’anni la concessione all’utilizzo delle acque termominerali. E in particolare cosa l’amministrazione regionale abbia fatto fino a oggi, e cosa intenda fare nel breve termine, per tutelare questo bene collettivo che per quasi sessant’anni è stato sostanzialmente abbandonato a se stesso”.