Presentata oggi a Latina dall’assessore Gianmarco Proietti, con delega alla pubblica istruzione, la Consulta cittadina per la scuola, organo collegiale istituito dal Comune per promuovere, garantire e valorizzare il mondo dell’istruzione e dell’educazione.
La prima assemblea avrà luogo venerdì 15 marzo alle 10, presso l’auditorium del conservatorio “Ottorino Respighi”. Come stabilito nel regolamento approvato lo scorso dicembre con la deliberazione di Consiglio comunale 168/2018, nella Consulta verranno discusse le problematiche più complesse che riguardano la scuola nel capoluogo pontino: il
dimensionamento scolastico, la prevenzione dell’abbandono, l’innovazione didattica, la prevenzione del disagio e lo studio delle azioni di sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali, la gestione e la cura degli immobili. Si riunirà almeno tre volte l’anno in plenaria e poi in sottocomissioni per proporre alla giunta e al consiglio le politiche strutturali che possano garantire il diritto allo studio. Il regolamento integrale della Consulta è disponibile a questo link: http://bit.ly/regolamento-consulta-cittadina-per-la-scuola
I lavori della prima assemblea saranno aperti dal sindaco di Latina Damiano Coletta e proseguiranno con gli interventi della consigliera regionale Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione della Regione Lazio (Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio), dell’assessore Gianmarco Proietti, del consigliere comunale Fabio D’Achille, presidente della Commissione Cultura del Comune di Latina e del dirigente del servizio Pubblica Istruzione del Comune di Latina Umberto Cappiello.
La Consulta Cittadina per la Scuola di Latina rappresenta un caso unico nel panorama politico-amministrativo del Lazio. “Vogliamo costruire un luogo di elaborazione condivisa delle politiche scolastiche della nostra città – ha affermato Proietti -. Quando pensiamo ad un luogo pensiamo ad un sistema in cui esercitare una discussione attraverso un processo deliberativo. L’essenza della democrazia non consiste nella conta dei voti tra posizioni precostituite, secondo il principio di maggioranza, o nella negoziazione tra interessi dati, ma nella discussione fondata su argomenti tra tutti i soggetti coinvolti dal tema. Vogliamo dunque costruire un luogo di elaborazione fondato su due pilastri: da un lato l’uso del confronto argomentato, dall’altro l’inclusione di tutti gli interessi e i punti di vista della scuola nella nostra città”.