Presso la sede della Feneal Uil di Latina si è svolto questa mattina l’incontro pubblico promosso insieme all’associazione Roma Latina Subito e alle Acli, per riportare ancora una volta l’attenzione sulla discussione in atto tra le varie componenti sociali riguardo alla realizzazione dell’autostrada Roma Latina, sulla bretella autostradale tra Valmontone e Cisterna e sulle arterie di raccordo che interesserebbero i comuni in cui ricadono i percorsi stradali che oggi sono oggetto di una animata disputa.
“Dal nostro punto di vista che raccoglie anche quello del mondo economico ed imprenditoriale del territorio queste due opere principali sono indispensabili per il rilancio e lo sviluppo dell’economia locale – afferma il responsabile provinciale della Feneal Uil Salvatore Pastore – in primo luogo con la realizzazione di migliaia di posti di lavoro in edilizia e nell’indotto e la promozione del turismo e della filiera agroalimentare della nostra provincia. Uno degli indicatori che sono oggetto di attenzione per chi vuole fare investimenti in un territorio è proprio la presenza o meno di arterie viarie che siano in grado di rendere raggiungibile l’impresa e che possano garantire un veloce flusso delle materie prodotte in loco. E non va affatto dimenticato che purtroppo attualmente la Pontina è la seconda strada più pericolosa d’Italia dopo la Romea. Il suo contributo in termini di vittime e di incidenti è inaccettabile”.
Il rischio di perdere i finanziamenti Cipe
“Rinunciare o rallentare la realizzazione di questo progetto urgente, già in ritardo, e necessario porterebbe a perdere, oltre ai finanziamenti già stanziati dal Cipe per la realizzazione, anche i fondi destinati ai Comuni per le infrastrutture di collegamento e che sono risorse in grado di risanare i capitoli di bilancio relativi alla mobilità e trasporti, ovvero nell’interesse anche di chi oggi si oppone alla sua fattibilità”.
Una strada per il lavoro
“La nuova strada è una strada per il lavoro, che serve a rilanciare l’economia pontina – prosegue la Feneal Uil – sempre più in declino e quindi continuamente soggetta ad infiltrazioni malavitose. Per questo motivo la Feneal, insieme alle Acli ed altre associazioni, si propone, per il mese di settembre, di creare un movimento civico, coinvolgendo la parte attiva della Provincia, con le imprese, le associazioni e tutta la parte attiva della politica, nessuno escluso, affinché si prema per l’apertura immediata dei cantieri e ci si ponga l’obiettivo della costruzione dell’ultimo metro della strada nei tempi previsti, onde evitare una nuova Salerno-Reggio Calabria”.
La partecipazione dei cittadini
“Per far fronte al tema della legalità in modo attivo, non appena avverrà l’apertura dei cantieri, la Feneal proporrà di sottoscrivere un Protocollo di intesa con la Prefettura di Latina e la stazione appaltante – conclude Pastore – affinché venga costituito un Comitato di cittadini, a cui tutti possano partecipare, presieduto da una alta autorità morale della nostra Provincia, che controlli l’operato durante le varie fasi dell’opera e relazioni periodicamente tutti i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori, somme spese e lavori eseguiti”.