Forse in merito all’Abc tutto dipende davvero dagli occhiali che si indossano, come ha detto la consigliera Loretta Isotton oggi in Consiglio comunale a Latina. O forse è necessario un buon oculista per correggere difetti di strabismo e miopia con punte di astigmatismo e ipermetropia.
Da una parte la critica dell’opposizione sul progetto per il governo dei rifiuti solidi urbani, che oggi conta tre numeri in più con l’aggiunta dei consiglieri del gruppo misto – una pentola a pressione con valvola aperta dopo aver incamerato vapore per due anni e mezzo in Lbc –, dall’altra la tifoseria dell’azienda speciale, rappresentata dalla maggioranza del sindaco Damiano Coletta passata da 21 a 18, primo cittadino compreso.
Il bilancio di previsione 2019 del gestore del servizio di igiene urbana, all’ordine del giorno dell’assise civica, è stato approvato, nel primo pomeriggio, con 17 voti favorevoli (la maggioranza al netto della consigliera Laura Perazzotti, tra i più tifosi dell’Abc ma oggi assente nonostante l’atto fondamentale) e due contrari (Olivier Tassi e Massimo Di Trento, due su tre del gruppo misto). Gli altri consiglieri di opposizione presenti e Salvatore Antoci, il terzo del gruppo misto, non hanno partecipato alla votazione. Dopo interventi di fuoco sull’argomento oggetto di discussione hanno abbandonato l’aula.
La critica
Un servizio che non funziona, a un anno e quattro mesi di Abc ci sono ancora cassonetti sfondati e in giro per le strade i vecchi mezzi della Latina Ambiente; la differenziata è ferma al 24%; l’estensione del servizio del porta a porta non è stata ancora effettuata.
Il bilancio 2019 di Abc doveva essere approvato entro il 15 ottobre 2018, mentre è arrivato in aula oggi, 3 aprile 2019, senza che il Consiglio comunale – come prevede lo statuto dell’azienda speciale abbia – autorizzato alcuna proroga.
I numeri contenuti all’interno della programmazione sono sballati: è prevista l’estensione del servizio del porta a porta nella seconda parte dell’anno per 40mila abitanti ma in un altro passaggio se ne citano 42mila. Nel piano economico finanziario del servizio di igiene urbana, approvato la scorsa settimana, si prevede una percentuale media di differenziata nel 2019 pari al 31%; nel bilancio di previsione del 2019 la percentuale è del 27%. In ogni caso si tratta di percentuali ingiustificate dal momento che la relazione ex articolo 34 alla base del progetto di Abc prevedeva nel 2018 il 50%, nel 2019 il 60% nel 2020 il 70%.
Il piano industriale che doveva essere approvato ad aprile 2018 e che è stato pagato alla società Contarina ancora non è stato portato in Consiglio comunale; nessuno lo conosce nel dettaglio. Di conseguenza il bilancio 2019 è stato redatto sulla base della rimodulazione del servizio avvenuta a novembre 2018 e della relazione ex articolo 34 e dei suoi allegati, approvati dal Consiglio comunale l’8 agosto 2017, che tuttavia è stata violata ripetutamente così come lo Statuto dell’azienda.
Il mutuo dall’accensione finora risultata impossibile e dagli importi ballerini, prima 12 milioni, poi 18, poi otto. Qualcuno trova scritto da qualche parte che l’Abc prevede il pagamento dei fornitori a 120 giorni. E apriti cielo. Una procedura irregolare? No, illegale.
Il rebus della sentenza del Consiglio di Stato: licenziare il bilancio 2019 senza aver dato esecuzione alla sentenza potrebbe costituire un rischio per l’ente e per chi lo approva. La sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che il primo atto che ha dato vita all’azienda speciale è nullo, quindi a cascata sarebbero viziati anche tutti gli atti successivi a cominciare da quelli costitutivi dell’Abc: illegittimità derivata.
Oggi, secondo l’opposizione, lasciare a briglie sciolte l’Abc significa anche non tutelare i lavoratori.
Ce ne è abbastanza per prendere le distanze dall’operazione di voto.
Il tifo
L’Abc è partita con il gap negativo dovuto al fallimento della Latina Ambiente. La raccolta differenziata era nel 2017 al 19%. In un anno si è passati al 24%. E’ stato attivato il servizio dell’isola ecologica itinerante e l’isola ecologica di via Massaro sta per riaprire. Ora la città è pulita, in ordine. Sono bastate poche multe perché gli utenti diventassero più rigorosi.
I conti dell’azienda speciale sono tutti in ordine e i numeri non sono sballati. Il divario tra 40mila abitanti e 42mila abitanti è soltanto un errore materiale. Il pagamento dei fornitori a 120 giorni non è una regola, ma un’opportunità laddove c’è la possibilità di accordo tra Abc e la ditta fornitrice. Dire che si è nell’illegalità è puro terrorismo.
L’azienda speciale ha salvato posti di lavoro e dato lavoro a chi era un precario a vita e lavorava saltuariamente con la Latina Ambiente per grazia ricevuta.
Il bilancio di previsione chiude con un saldo attivo di 16mila euro, nessun aumento di spesa per il servizio. Anzi, il Per approvato la scorsa settimana è inferiore di 4.000 euro rispetto a quello dello scorso anno. La Tari non aumenta.
La sentenza del Consiglio di Stato, la scorsa settimana in aula definita cavillo di Troia da parte di Lbc, non mette in discussione il servizio, né gli atti approvati in Consiglio comunale. Riguarda la procedura di annullamento della gara indetta nel 2016 per la gestione del servizio di igiene urbana. Gli uffici provvederanno ad eseguire la sentenza.
Tutto ok, secondo Abc, per alzare di nuovo la mano e andare avanti: perché l’Abc non è soltanto un sogno, ma un corpo a cui sono state date gambe, braccia e testa.