Martedì prossimo, 26 aprile, all’indomani della Festa della Liberazione, sarà un’altra giornata di ripristino della legalità nella città di Latina. Alle 11 infatti verrà consegnato alla Questura di Latina, per le esigenze alloggiative del personale, il villino al civico 12 di Via Gran Sasso, 12, appartenuto a Carmine Ciarelli e confiscato alla criminalità organizzata.
Un immobile nel quartiere Gionchetto, a pochi passi dal luogo del tentato omicidio in cui Carmine Ciarelli è rimasto gravemente ferito nel gennaio del 2010. Episodio che scatenò la guerra di sangue con la reazione dei clan rom, in cui perse la vita Alessandro Moro.
Il villino di via Gran Sasso, dopo il sequestro, è passato in via definitiva all’Agenzia nazionale dei beni confiscati nel 2018. Era abitato dalla famiglia di Ferdinando Ciarelli detto “Macù”, 36 anni, figlio di Carmine.