Teatro, palazzo della cultura e politiche culturali di nuovo al centro della commissione consiliare, che ha attivato un ciclo di incontri con gli intellettuali e i professionisti locali dello spettacolo e della cultura.
Le audizioni, coordinate dal presidente della commissione Fabio D’Achille, nell’ultima seduta hanno visto la partecipazione del regista pontino Renato Chiocca e dello scrittore Renato Gabriele.
Renato Chiocca ha sottolineato l’importanza di avere una compagnia permanente nel teatro per la produzione di spettacoli e per la creazione di un laboratorio creativo permanente; importante anche che si tratti di un organismo con un bilancio separato rispetto a quello comunale.
Renato Gabriele ha posto l’accento su diversi aspetti: intanto sull’abbandono che il palazzo della cultura ha subìto progressivamente nel corso degli anni, che ha causato la situazione attuale; poi sulle spese di utilizzo del teatro stesso, che andrebbero abbassate per consentire una produzione su base provinciale: in sostanza, per far diventare il D’Annunzio il fulcro della cultura pontina. Dal punto di vista organizzativo, secondo il drammaturgo pontino dovrebbero restare separate le figure di un direttore tecnico-amministrativo e di un direttore artistico, con quest’ultimo scelto tra le personalità competenti legate al territorio. Per una ripartenza culturale, ha detto Gabriele, bisogna instaurare una collaborazione civica tra pubblico e privato, con l’obiettivo comune di creare valore culturale, e che potrebbe procedere di pari passo – con modalità analoghe – con un’offerta che sfrutti anche gli spazi della biblioteca comunale.
“Sono felice che gli incontri in commissione stiano avendo questo seguito positivo – dichiara Fabio D’Achille, presidente della commissione Cultura del Comune di Latina – La città ha finalmente un dibattito aperto sulla cultura, volto a costruire da capo un progetto per tutti e largamente condiviso, tagliato su misura per la città ma pronto a rivolgere lo sguardo verso panorami più ampi e ad accogliere contaminazioni esterne che possono arricchire l’offerta culturale”.
Gli incontri sono apprezzati anche dall’assessore Silvio Di Francia, che ritiene molto utili anche sul fronte amministrativo, perché consentiranno di intervenire anche su altre problematiche, come ad esempio quelle dei regolamenti di utilizzo degli spazi culturali comunali, reputati troppo onerosi secondo il regolamento realizzato dal commissario Barbato.