Non si riesce ad arrivare a dama per la riapertura del teatro comunale, nonostante sia ormai chiuso e oggetto di continui lavori dall’epoca del commissariamento di Giacomo Barbato. Il Comune di Latina ha speso negli ultimi anni circa 600mila euro per rimettere a nuovo il teatro: tra i lavori più importanti, la messa in sicurezza del palco, rifatta la cupola, l’installazione di una nuova pompa di calore; ottenute le certificazioni delle poltrone ed altre mancanti; sono stati verificati gli impianti elettrici che erano stati rifatti nel 2011; grazie ad un finanziamento regionale sono state rifatte le facciate (ora nel teatro non piove più). Anche dopo l’ultima Scia, quando sembrava finalmente tutto in ordine e persino la ex comandante Clara Modesto (che dal 29 giugno scorso ha assunto un altro incarico a Roma) si era detta “molto ottimista” sulla riapertura, i vigili del fuoco nuovamente “bocciano” il D’Annunzio.
Quello che non si capisce è il perché: mera questione di scartoffie? Cosa non è burocraticamente recuperabile dopo oltre quattro anni di lavori e certificazioni? Non sarebbe del tutto chiaro, e di fatto la settimana prossima ci sarà un incontro con il nuovo comandante dei Vigili del Fuoco, l’ingegner Stefano Smaniotto. L’unica strada è che le istituzioni collaborino per restituire alla città il cuore pulsante della cultura.
“In riferimento alla riapertura del teatro comunale, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha inoltrato al Comune di Latina una serie di inosservanze, per la maggior parte relative a documentazioni, che saranno al centro di un prossimo incontro – hanno fatto sapere gli asessori Emilio Rnaieri (Lavori pubblici e manutenzioni) e Silvio Di Francia (Cultura) – In questi giorni gli uffici tecnici comunali stanno predisponendo la documentazione e le certificazioni necessarie a presentare una nuova richiesta di autorizzazione. Il lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo per chiudere le 45 prescrizioni della vecchia Scia – oltre a una serie di migliorie essenziali che garantiranno sicurezza e salubrità del teatro – è stato enorme e oggi stiamo compiendo un ulteriore passo verso l’epilogo che tutti auspichiamo. Per questo ringraziamo gli uffici, i consulenti, il tecnico antincendio e le imprese che sono stati impegnati su questo fronte. L’Amministrazione sta affrontando la questione con il coinvolgimento di tutte le parti interessate che sicuramente hanno a cuore, come noi, da una parte la sicurezza dei cittadini e dall’altra la fruibilità della struttura da parte dei latinensi e il bene di tutto il settore culturale e teatrale della città. D’altronde le istituzioni non possono che collaborare per permettere alla città di coniugare sicurezza e sviluppo. Per comprendere la complessità della questione basta pensare che il teatro, insieme alla Casa della Cultura, non ha mai avuto sin dalla sua inaugurazione il Certificato di Prevenzione Incendi. Inoltre, per volontà del Sindaco Coletta, si sta predisponendo una relazione che verrà presentata alla città in un incontro pubblico. Faremo molto presto il punto della situazione sulla questione teatro e speriamo di poter portare novità positive”.
Ieri a sollevare la questione teatro era stato il coordinatore della Lega Armando Valiani: “Era il 19 giugno quando il sindaco Coletta insieme al presidente della Commissione Fabio D’Achille annunciava con toni trionfalistici la prossima riapertura del Teatro D’Annunzio. Una vicenda che ha rappresentato una vera e propria ferita nel tessuto culturale e sociale della nostra città, con un’amministrazione che in quattro lunghi anni di governo del capoluogo pontino non è riuscita a restituire alla comunità cittadina di Latina il luogo per eccellenza della cultura e delle arti teatrali”.