Il sindaco di Latina Damiano Coletta, oggi in Consiglio comunale, è intervenuto durante la discussione sul bilancio consuntivo per rispondere ad una serie di critiche mosse all’operato dell’amministrazione in ordine alla trasparenza e alla legalità sulla quale, a suo dire, si fa troppo spesso ironia.
“Non voglio fare il solito discorso – ha esordito -, ma i fatti che sono accaduti nel recente passato sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Leggiamo sulla stampa di verbali dei pentiti, intercettazioni e quanto altro. E’ vero, ci sono processi in corso, ma le inchieste, da Alba Pontina ad Arpalo, da Arpalo a Don’t touch e via discorrendo, raccontano gli anni bui di questa città. Il cambiamento è un percorso complesso, soprattutto quando come in questo momento si vive una profonda crisi, anche a livello nazionale con un governo che non aiuta. Noi abbiamo scelto la legalità, che ha un prezzo. Ha il prezzo di non vedere un risultato immediato. Non abbiamo percorso una strada semplice, per trovare consensi. Abbiamo scelto quella più difficile, per costruire regole affinché sia garantita la trasparenza nel procedimento amministrativo”.
Fatta la premessa il sindaco ha affermato che “è scorretto e offensivo verso la città ironizzare sulla legalità”. “Perché i cittadini – ha aggiunto – iniziano ad avere consapevolezza, e apprezzano la nostra scelta. Perché quando spieghiamo che le buche sulle strade, per altro problema di tre quarti dei Comuni italiani, è un problema di risorse e che nonostante tutto abbiamo fatto degli stanziamenti, stipulato un accordo quadro ma che per riparare le strade occorre tempo perché le procedure nelle amministrazioni pubbliche sono lunghe, il cittadino, i cittadini ci apprezzano. Lo stesso vale per il teatro, il vaso di Pandora. Non abbiamo rispettato il cronoprogramma, per sopraggiunti problemi dovuti a una struttura che sin dalla sua costruzione non ha mai avuto interventi di manutenzione. Anche in questo caso basta spiegare”.
Insomma, un sindaco che oggi ha difeso al cento percento l’operato della sua amministrazione, affermando che “fuori” viene presa come un esempio da imitare. E’ il caso di un parlamentare – ha riferito il sindaco senza fare il nome dell’onorevole per “ragioni” di privacy – che a proposito dell’ufficio dell’anticorruzione e dell’antimafia (la funzione dell’antimafia è stata duramente contestata dalla consigliera Nicoletta Zuliani poiché non di competenza comunale) ha chiamato il Comune di Latina per prendere informazioni sull’istituzione di questo ufficio e dopo avere riferite avrebbe detto di aver portato in Parlamento il caso di Latina come buon esempio di amministrazione attenta alla legalità.
Tra gli altri esempi da imitare, secondo il sindaco, sarebbero i patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni: “Ne abbiamo stipulati 10, in coda ce ne sono altri 32. Questo significa che la condivisione e la partecipazione – ha detto – non sono termini vuoti, ma che hanno un contenuto che la cittadinanza sta apprezzando”.
“Aggiungo – ha detto ancora tornando alle inchieste – che il Comune di Latina si è costituita parte civile in diversi processi riguardanti gli anni bui e anche a carico di un’azienda che sfruttava i lavoratori. E questo non era cosa scontata. La città è orgogliosa di questo”.
Nell’elenco delle cose buone, il sindaco inserisce anche il grande investimento in ambito del Welfare i cui risultati non sempre sono visibili: “Io ricevo tutti i martedì i cittadini e vedo tanta disperazione. Ma anche in questo ambito noto a poco a poco una consapevolezza diversa. Sono piccoli risultati, ma i cittadini inseriti nel percorsi dei servizi sociali ricevono maggiori attenzioni”.
Tornando al bilancio consuntivo, e più in generale ai conti del Comune, si è detto fiero di aver concluso, con un debito fuori bilancio due milioni e mezzo, bollette in precedenza non pagate: “Una storia imbarazzante, e credo che la volontà di rimettere le cose a posto sia apprezzabile da parte dei cittadini”.
Infine la vicenda del trasporto pubblico locale, dell’aggiudicazione di un nuovo servizio e dei viaggiatori paganti. Anche questo per il sindaco è il successo di questa amministrazione: “Lo scorso anno sono stati venduti biglietti per 750mila euro, quest’anno in base alle proiezioni la vendita potrebbe fruttare due milioni di euro. Io sono di Latina – ha concluso – e da che io ricordo non si era mai visto che gli utilizzatori del Tpl pagassero il biglietto”.