“Entro a far parte di una squadra molto forte. Sono dell’idea che un uomo solo al comando è destinato a fallire”, ha esordito così nella presentazione ai microfoni della stampa, il nuovo questore di Latina Fausto Vinci.
Sette anni, fino al 2002, alla Squadra Mobile di Firenze con l’incarico di Responsabile della Sezione omicidi, della Sezione antidroga e del Nucleo, dove si occupò anche delle indagini relative ai delitti del cosiddetto “Mostro di Firenze”. Poi dal 2004 al 2011 passa al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine dove svolge numerose importanti indagini, tra cui quelle nei confronti dei responsabili dell’omicidio di Francesco Fortugno, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Regione Calabria. Ha partecipato a numerose indagini contro varie associazioni camorristiche tra le quali quella della famosa strage di Duisburg. Partecipò inoltre, proprio in provincia di Latina, all’arresto di Angelo Izzo, detto il “Mostro del Circeo”. Un curriculum di tutto rispetto per il nuovo questore Vinci al quale spetterà il compito di portare avanti il lavoro fatto dall’uscente Gargiulo.
“Porteremo avanti – spiega il questore – il lavoro già fatto migliorandolo. Da parte mia garantirò il massimo impegno. Vengo da un percorso professionale fatto di attività operative, arrivo in una realtà sicuramente difficile ma allo stesso tempo molto interessante e stimolante.
Cercheremo di intensificare la nostra presenza su tutta la provincia, ritengo che il controllo del territorio e la prevenzione sia la carta vincente per tutto il sistema. Ho parlato questa mattina con il Prefetto il quale mi ha illustrato le 31 interdittive antimafia, vengo da uno storia e da un passato in cui mi sono occupato sempre di criminalità organizzata quindi è un settore che conosco bene. Mi sono occupato per 15 anni di mafia e Ndrangheta, ho lavorato a grandi indagini e alla cattura di latitanti, esperienza grazie al quale ho conosciuto il vice-questore a Reggio Calabria, dunque conosco bene questo tipo di problematica e ci presteremo grande attenzione.
Detto questo non dobbiamo perdere l’attenzione sul quotidiano, sul bullismo e sui reati predatori. Noi faremo grandi indagini certo, ma saremo sempre attenti a quello che succede ogni giorno. Dovremo essere bravi a ridurre il gap tra sicurezza vera e sicurezza percepita, non dovranno esistere attività di serie A o serie B. Latina ha le stesse problematiche di una città medio grande: centro storico, movida e soprattutto l’arrivo dell’estate e la migrazione turistica ci metteranno alla prova quindi dovremo essere bravi”.