Per la Regione Lazio l’accorpamento tra il liceo classico Dante Alighieri e l’istituto tecnico Vittorio Veneto di Latina presenta criticità pregiudiziali. Una critica contenuta in una nota della Direzione regionale del Lazio per la formazione, la ricerca, l’innovazione e il diritto allo studio inviata alla Provincia di Latina il 7 dicembre scorso.
“Le motivazioni – afferma l’assessore alla scuola del Comune di Latina, Gianmarco Proietti – sono condivise dall’Amministrazione comunale in quanto il dimensionamento scolastico, a volte amaramente necessario, è un’operazione complessa e riguarda la struttura culturale della città e dunque il suo futuro, per cui non può essere affrontato senza la necessaria condivisione e il motivato ascolto degli studenti, dei genitori e di tutto il personale docente e non docente. È altresì importante evidenziare – prosegue l’assessore Proietti – come il Liceo Classico sia una risorsa unica per l’Europa, garantito dalle linee guida regionali: non possiamo affrontare le politiche scolastiche come una mera operazione numerica di divisione e sottrazione, occorre trovare luoghi di elaborazione condivisa che diano senso alla memoria di una città e la lancino con ragionevolezza nel futuro. Il Vittorio Veneto-G. Salvemini, rappresentando una storia affascinante di formazione e cultura della città, necessita di una ricollocazione che possa esaltarne la storia offrendo ulteriori opportunità di formazione nella città”.