Prima vittoria e primi punti in trasferta ieri per il Latina nell’impianto capitolino “Francesca Gianni”. I nerazzurri hanno centrato il terzo successo consecutivo battendo in rimonta la Lupa Roma: i padroni di casa sono passati in vantaggio in avvio con Prandelli ma nella ripresa Rabbeni ha pareggiato i conti con un gol in acrobazia e Iadaresta ha firmato il sorpasso approfittando di uno svarione del portiere avversario. Grazie a questa affermazione la squadra di Chiappini, ancora orfana di Olivera, è salita a quota 12 in graduatoria, ad una lunghezza dall’Ostiamare, terza della classe. Il girone è guidato dal rullo compressore Atletico, arrivato ieri alla sesta vittoria consecutiva su sei gare, e dal Rieti, corsaro sul campo del Flaminia e ora a 16 punti.
E’ IL PUBBLICO L’ASSO NELLA MANICA
Erano almeno in 250 ieri a sostenere Catinali e compagni. Ancora una volta il Latina ha giocato “in casa” e sicuramente continuerà a farlo visto che la passione dei tifosi nerazzurri si sta confermando solidissima , al di là di ogni categoria. Nel girone non esistono altre piazze e altri seguiti simili, e questo aspetto consegna alla squadra di Chiappini un’arma dalla portata micidiale.
UNA CLASSIFICA “SPACCATA”: LE BATTISTRADA E POI L’ABISSO
I piedi, però, devono restare ben piantati a terra, nonostante i tre successi di fila e il quarto posto in classifica. L’invito alla cautela arriva dalla stessa graduatoria e dai due distinti tronconi venutisi a formare: in testa con un altro passo ci sono i fuggitivi e chi (come il Latina) non intende mollare la presa; a seguire, separati da un divario già consistente, c’è il classico “gruppone”, infarcito di cenerentole poco attrezzate e grandi delusioni. L’impressione è che tale gap diventerà più accentuato con il trascorrere delle settimane. Ai nerazzurri spetterà il compito di restare saldamente ancorati ai battistrada, nella speranza di riuscire a partecipare alla volata finale. Nel frattempo sarà opportuno sfruttare al massimo i prossimi impegni: al Francioni con il Flaminia e poi a Sassari, nella tana del Latte Dolce. Sono avversarie che stanno stentando ma guai a sottovalutarle!