Gommalandia a Latina, un caso da chiarire. Ne è convinta la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani che oggi ha depositato un’interrogazione rivolta al sindaco Damiano Coletta e alla sua giunta per chiedere come l’amministrazione intenda agire al fine di ripristinare una condizione di legittimità nei confronti della società Gommalandia e nei confronti dei cittadini cui viene negato un diritto ormai da 12 anni nell’uso di uno spazio pubblico. La vicenda rimanda al 2005 quando con delibera di giunta numero 99 veniva autorizzato lo spostamento della società Gommalandia sas da viale Le Courbusier a viale Nervi.
In base alla ricostruzione della consigliera di opposizione, nella medesima delibera di giunta veniva, concesso alla società “utilizzo, mantenimento e custodia dell’intera area tale da poter garantire la pulizia e l’efficienza del parco pubblico, tramite la discreta presenza del personale dipendente della stessa società” per la durata di 19 anni a partire dal 2005 con eventuali possibilità di proroghe, mentre la definizione dell’ammontare del canone di affitto e la tassa di occupazione del suolo pubblico (Tosap) sarebbero state scomputabili dall’investimento di capitale e dalle spese di gestione annuali. “Nella delibera – scrive Zuliani nella sua interrogazione – si menziona la realizzazione di un chiosco bar che non risulta esistere all’interno dell’area verde”. Ma questa è soltanto una delle anomalie sottolineate dall’esponente dem.
“L’area verde è completamente recintata – aggiunge – e ha come unico accesso quello del parco giochi mentre avrebbe dovuto avere un diverso accesso, come da delibera, con ingresso con due colonne di tufo h.3.0 mt. poggianti su idonea fondazione e si prevedeva, altresì, la realizzazione bagni pubblici (n.1 uomini, n.1 donne, n.1 disabile) compresa la realizzazione della rete fognante ed idrica fino al filo della recinzione. Bagni realizzati in un gazebo in legno e adagiati su una piattaforma in cemento con mattonelle antiscivolo. L’unico orario di accesso possibile, documentato da cartello posto sul cancello, indica gli orari del parco giochi e non quelli dell’area verde pubblica, onde si deduce che non vi è altra modalità di accesso se non quella a pagamento nel parco giochi e pertanto non vengono affatto considerati gli orari citati in delibera. Nel periodo estivo la società Gommalandia sas trasferisce la propria attività commerciale sul lungomare di Latina rendendo così impossibile l’accesso all’area verde da sette anni. In Commissione Trasparenza il dirigente al Patrimonio relazionando in merito alla questione oggetto del question time ha dichiarato che la società potrebbe essere in possesso di documentazione che il Comune non ha e pertanto potrebbe rivalersi in qualche modo nel caso l’Ente si attivasse con un contenzioso nei suoi confronti”. “Ma allo stato attuale – conclude la consigliera – un bene della collettività risulta strumentale al profitto un privato ormai da 12 anni senza che la collettività ne tragga alcun beneficio, in deroga ad ogni regola”.
Per queste ragioni l’esponente di opposizione chiede se sono state effettuate tutte le opere elencate nelle opere d’investimento e di manutenzione, se è consentito alle Amministrazioni esentare o commutare la Tosap in altra tipologia di contributo o imposta, per quale motivo non è resa accessibile al pubblico l’area verde negli orari stabiliti dalla delibera e se è intenzione dell’Amministrazione stipulare una convenzione con la società Gommalandia, visto che dal 2005 ad oggi non si è attivata alcuna procedura in merito”. Agli assessori interrogati, Giulio Capirci e Gianfranco Buttarelli, Zuliani chiede soprattutto come intende muoversi l’amministrazione per il ripristino delle condizioni di legittimità.