Venerdì 10 novembre, alle 18,30, verranno presentate le raccolte di poesie di Gabriele Galloni e Ignazio Gori.
Secondo appuntamento della rassegna letteraria «Incontro con l’autore» promossa dall’Irish Pub Doolin di Latina e dall’Atelier Angelus Novus di Sezze. Venerdì 10 novembre, alle 18.30, presso lo stesso locale di Latina, in via Adua 10/12, verranno presentate le raccolte di poesie di Gabriele Galloni e Ignazio Gori: Slittamenti e Dio dell’Abbandono. L’incontro sarà coordinato da Antonio Veneziani, poeta, saggista ed editor.
Titolo della serata: Novelli Poeti. Un titolo, questo, scelto per sottolineare la giovane età dei due poeti: il setino Gori ha trentasei anni, mentre il romano Galloni ne ha ventidue ed è al
suo esordio letterario. Ma anche per rendere omaggio ai vini novelli della provincia di Latina che verranno fatti degustare al termine dell’incontro. Eccoli: il SanPotito dell’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere, il Novello dell’Azienda agricola Santa Maria di Borgo Santa Maria, il Capriccio d’Autunno dell’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice e il SanFelì e il FiorFiore, entrambi prodotti dalla cantina Villa Gianna di Borgo Faiti.
Tornando ai due poeti, Galloni con Slittamenti licenzia un libro sorprendente per leggerezza e per profondità. Un testo che non lascia indifferenti. Poesia che viene da lontano e va
lontano. Il giovane poeta di Roma conosce la poesia; l’ha letta e interiorizzata, e ora con una sua impronta e con un suo tocco la passa sulla pagina. Un amore per la parola che viene coltivato con un’ossessione che solo un poeta autentico può avere. La poetessa Antonella Rizzo di questa raccolta dice:
«Un frutto da 2 cogliere con attenzione, semmai, la rivelazione di una poesia autentica fino al midollo».
«E giù negli interstizi di/ tempo tra i minimi/ e i massimi che
accede l’irreparabile».
L’editore è Augh del gruppo Alter Ego, nome adattabilissimo per la poesia odierna, con quel suo rimando ai nativi americani. Dello stesso editore è anche Dio dell’Abbandono di Ignazio Gori. Questo è il terzo libro di poesie del poeta di Sezze, un libro con cui prosegue sulla strada tra lirismo e aforisma. Un bel libro che si fa leggere e rileggere con piacere. Il «distratto viaggiatore», come lo stesso Gori si definisce, è molto attento alla parola e al
verso: il tono è colto, ma mai oscuro.
«Nessuno lascio entrare/nei fertili reati/ e affido l’onestà/ a un crescendo di abbandoni». Ha ragione Fernando Acitelli nella prefazione quando dice: «Pregare il dio dell’abbandono è
qualificarsi». Ebbene Gori si qualifica come un lirico di tutto rispetto.
All’incontro sarà presente, con la sua chitarra e voce. Andrea Del Monte, autore del libro-disco «Caro poeta, Caro amico» dedicato a Pier Paolo Pasolini.