S’era capito già da un pezzo ma adesso è sicuro (almeno fino al prossimo colpo di scena): Forza Italia abbandona le primarie del centrodestra e saluta i compagni di coalizione. Ad annunciarlo è il coordinatore provinciale del partito Alessandro Calvi, che in una nota torna ad affrontare il tema che ha animato il dibattito politico degli ultimi giorni, almeno da quando (due settimane fa) gli azzurri, insieme a Ncd e Fratelli d’Italia, convocarono la conferenza stampa per annunciare la ritrovata intesa e l’intenzione di correre insieme, verso le primarie, nel segno dell’autodeterminazione. In sostanza, il segretario di FI torna a lamentarsi della mancanza di regole certe sul voto di coalizione, nonostante le regole d’ingaggio fossero già state concordate, almeno a livello generale. E sottolinea com non ci siano i presupposti per parteciparvi. Dunque, ciascuno per conto proprio, fermo restando che proprio ieri Tiero aveva comunque assicurato che Ncd e FdI le avrebbero svolte comunque. “Un candidato sindaco nato da una competizione con regole certe – scrive Calvi in una nota – è un candidato che può puntare alla vittoria. Un candidato sindaco che nasce da una competizione senza regole, è un candidato che va verso la sconfitta certa. Più forti sono le regole, più forte e autorevole è il candidato, più deboli sono le regole più debole è il candidato. Le primarie senza regole chiare non hanno ragione di esistere. Come Forza Italia lo ribadiamo da tempo. Non ci siamo mai sottratti al dialogo con gli altri rappresentanti del centrodestra. Per tutti mantenere compatta una coalizione sul nome di un candidato sindaco, scelto democraticamente, attraverso lo strumento delle primarie era e resta un obiettivo importante. Tuttavia non possiamo che prendere atto del fatto che gli altri partiti non sono intenzionati ad evitare che il voto risulti essere “inquinato” e, soprattutto, non rappresentativo della effettiva e reale volontà dell’elettorato moderato e di centrodestra”.
Calvi ricorda anche le tappe che hanno portato all’accordo, seppure incompleto, con Ncd e Fratelli d’Italia. “In queste settimane di incontri e confronti, abbiamo chiesto più volte che il regolamento prevedesse delle clausole mirate ad evitare contaminazioni esterne. Ad escludere la possibilità che chi ha già votato per le primarie del centrosinistra possa votare anche per quelle del centrodestra. Il risultato, però, è stato il silenzio. Crediamo fortemente che non si possa iniziare una nuova fase per la città di Latina con questi presupposti. Non possiamo pensare di presentarci con proposte valide se la partenza, quella che le primarie dovevano e potevano rappresentare, non lo sono. La nostra scelta di non concorrere alle primarie è legata a questo. Alla necessità di cambiare davvero passo rispetto al passato e di voltare pagina per il bene della comunità che speriamo di poter rappresentare in modo nuovo. Certo non ci spaventano le illazioni che da questa decisione scaturiranno. Perché siamo compatti e consapevoli di averlo fatto per il bene di Latina. E con la stessa chiarezza e lealtà che i cittadini di Latina meritano, affronteremo la sfida delle elezioni amministrative certi di avere tutte le carte in regole, tutte le persone giuste, per poter vincere una battaglia certo non facile ma di sicuro non impossibile. Lo faremo – conclude Calvi – con le nostre forze e sulle nostre gambe al fianco di chi crede che si debba partire dai programmi, dagli obiettivi e dalla capacità e voglia di dare concretamente un futuro a Latina, il capoluogo di provincia, la seconda città del Lazio. Auguro a Calandrini e Tiero buona fortuna nella certezza che a giugno vincerà il migliore”.