Finora le amministrazioni comunali di centrodestra, da Finestra a Zaccheo per finire a Di Giorgi, hanno pensato ai quartieri Q4 e Q5 per la loro approssimativa manutenzione. Considerati quartieri dormitorio, le diverse giunte non hanno puntato al loro sviluppo finalizzato al miglioramento della qualità della vita dei 20mila residenti che vi abitano. Q4 e Q5 appaiono oggi destinati a rimanere tali, quando invece andrebbero riqualificati e integrati al resto della città. Ne è convinto Marco Fioravante, candidato alla carica di consigliere comunale nella lista Pd per Enrico Forte sindaco di Latina, che difronte alla prospettiva della realizzazione del nuovo stadio al mare lancia l’idea di un nuovo palazzetto in un’area da individuare nel quartiere Nascosa o nel quartiere Nuova Latina.
“Dobbiamo iniziare a pensare ad uno sviluppo organico dei quartieri Q4 e Q5 – afferma Fioravante -, uno sviluppo che integri finalmente la parte nuova della città a quella vecchia. Fino adesso le varie amministrazioni si sono limitate, in maniera insufficiente, alla mera manutenzione del verde e niente più. Nessun progetto di sviluppo, nessuna idea di futuro per i quartieri nati con funzioni di dormitori e che, senza idee, moriranno come tali. Per questo, da tempo, ho l’idea di poter individuare un’area per progettare il nuovo Palazzetto dello Sport nei quartieri Q4-Q5 di Latina.”
“Pensare ad un nuovo Palazzetto dello Sport nei nuovi quartieri di Latina avrebbe un doppio importante risultato – afferma Marco Fioravante -: da un lato andrebbe a risolvere l’annoso problema della squadra di Volley, sempre sul piede di andare a trovare casa altrove per le misure insufficienti dell’attuale struttura di via dei Mille, dall’altra andrebbe a rivitalizzare e a dare una nuova impronta ai nuovi quartieri della città”.
“Fino adesso tutte le amministrazioni di centro destra che si sono succedute, da Finestra a Zaccheo per finire con Di Giorgi – continua Fioravante – hanno pensato ai quartieri Q4 e Q5 solo per la loro approssimativa manutenzione. Li hanno sempre identificati come “quartieri dormitorio”. Questa idea è inaccettabile se pensiamo che in quest’area ci abitano 20 mila persone. Creare un’attrazione sportiva e/o culturale significa dare una nuova interpretazione al quartiere. Significa far vivere le vie della Q4 e della Q5 anche a persone che risiedono in centro o nei borghi che, ad oggi, non conoscono affatto questi quartieri e li vivono come parte estranea al corpo città. È ora di pensare ad uno sviluppo nuovo, ragionato, per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.